La Nuova Sardegna

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Il Porto Rotondo e l’arbitro stendono l’Ovodda

Decisiva l’espulsione di Tanda, che spiana la strada ai fortissimi galluresi in un match equilibratissimo 

16 aprile 2018
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OVODDA. Con due reti in zona Cesarini, il Porto Rotondo fa sua una partita in cui i padroni di casa meritavano sicuramente di raccogliere di più. Due gli episodi che hanno condizionato la gara: al 63’ l’arbitro ferma inspiegabilmente Langiu tutto solo lanciato a rete per soccorrere un compagno di squadra a terra. Qualche minuto più tardi (66’ e 68’) doppia ammonizione ai danni di Tanda: espulso. Poi la rimonta ospite, con l’Ovodda caparbio e volitivo. Ma andiamo con ordine. Ovodda in cerca di punti salvezza per scongiurare anche lo spauracchio playout.

Anche il Porto Rotondo non può permettersi di sbagliare un colpo. La spartizione della posta di domenica scorsa contro l’Usinese ha permesso alla capolista Ossese di allungare a più tre. Si annuncia un finale di stagione al cardiopalma.

Anche contro l’Ovodda, il Porto Rotondo ha dato prova di buona solidità e maestria tattica. Ciò nonostante, già dai primi minuti di gioco, i padroni di casa hanno ribattuto colpo su colpo al più quotato avversario. Già al 3’, perfetto assist di Langiu per Mulas che, tutto solo, calcia alto. Monologo dei padroni di casa per tutta la frazione, con il Porto Rotondo spesso in apnea.

Al 40’ Noli semina il panico in mezzo alla difesa ospite e serve Langiu che mette dentro. Al 60’ al primo vero affondo, il Porto Rotondo pareggia con Mulas in velocità. Al 90’, lo stesso Mulas viene atterrato in area. L’arbitro concede il rigore che Mascia trasforma. Una beffa per l'Ovodda, che probabilmente meritava di più.

Matteo Cabras

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