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«Ancora sei punti e saremo al sicuro»

di Roberto Muretto
Diego Lopez
Diego Lopez

L’allenatore Diego Lopez difende la squadra: «Abbiamo voglia di riscattarci, lo faremo domenica con il Bologna»

19 aprile 2018
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INVIATO A MILANO. «La gara con l'Inter dobbiamo dimenticarla velocemente». Forse ha ragione Diego Lopez perchè il vero Cagliari non può essere quello visto martedì sera al "Meazza". Se fosse così, ci sarebbe da essere molto preoccupati. I rossoblù hanno avuto un atteggiamento passivo dall'inizio alla fine e hanno incassato una pesante sconfitta. In estrema sintesi: non sono mai stati in partita e per gli avversari è stato tutto troppo facile. «E' chiaro che vanno analizzati gli errori per cercare di non ripeterli», aggiunge il tecnico uruguaiano, che saggiamente non ingigantisce gli effetti del ko, pur consapevole che per centrare l'obiettivo salvezza lo spirito deve essere completamente diverso da quello dell’altrasera. Il mister è stato confermato fino al termine del campionato, il presidente Giulini lo ha detto in modo esplicito dopo la vittoria con l'Udinese, evitando così voci di un esonero che tornavano di moda ad ogni passo falso. Ma è altrettanto evidente che il patron non può essere contento nè del risultato, nè dellaprestazione. Farà tutte le valutazioni a fine campionato. Una cosa è certa: tutti sono sotto esame.

Assenze pesanti. Cagliari sperimentale? La definizione non piace al timoniere del Cagliari. «Non sono d’accordo - lasua risposta -. L’unica novità è stata Giannetti che ha giocato esterno destro. Abbiamo adottato soluzioni provate e riprovate durante gli allenamenti. La verità è che quando subisci un gol subito la partita cambia. E' vero che noi non abbiamo avuto la giusta reazione e cercato poco gli esterni. Ma vanno dati i meriti all'Inter che ha fatto una grande gara. Ci sta venire a San Siro e chiudere il primo tempo sotto di un gol, poi però avremmo dovuto fare meglio e gestire la palla con più calma».

Prudenza. Le scelte di formazione hanno fatto pensare ad un Cagliari già proiettato alla sfida di domenica col Bologna. Anche su questo concetto Lopez non concorda. «Non è così - ribadisce - Pavoletti non ha giocato perchè ha avuto un problema e non ho voluto rischiare. Anche Faragò non stava benissimo, anche se è stato in campo per uno spezzone della ripresa. Noi dobbiamo provare a fare punti su tutti i campi, una sconfitta a Milano non è un dramma»

I rientri. Domenica tornano Barella e Cigarini. Giusto che gli allenatori non dicano mai che questo o quel giocatore sono indispensabili. Poi si giocano le partite e ci si accorge che senza le geometrie del "Ciga" e l'aggressività di Nicolò, la squadra perde molto del suo potenziale e diventa prevedibile. Al "Meazza" il Cagliari ha fatto fatica nella fase di costruzione e i numeri sono impietosi: zero tiri in porta e zero tiri fuori. Un dato che spiega senza aggiungere altri commenti come sono andate le cose e quanto ha inciso l'assenza per squalifica dei due centrocampisti titolari.

Verso il Bologna. Ieri i rossoblù si sono allenati a Novarello e poi hanno fatto ritorno in Sardegna. Lopez ha cominciato a preparare la prossima sfida, che diventa fondamentale per mantenere la categoria. «Dobbiamo essere mentalmente forti: domenica ci attende una partita difficile, che non possiamo permetterci di sbagliare. Concentriamoci su quest’impegno. Non ho dubbi che i ragazzi lo sono e hanno voglia di riscattarsi. Abbiamo margine sul terz’ultimo posto ma dobbiamo restare attenti e determinati. Per essere sicuri della salvezza credo che avremo bisogno di altri sei punti. A quota 38 si dovrebbe stare tranquilli». Il calendario non è amico dei rossoblù ma l’impresa è possibile.

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