La Nuova Sardegna

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Aru chiude sesto sulle Alpi e studia il percorso iridato

Ciclismo, l’ex Giro del Trentino va a Pinot davanti a Pozzovivo. Quarto Froome  Il Cavaliere dei 4 Mori: «La forma cresce, al Giro me la giocherò con i migliori»

21 aprile 2018
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INNSBUCK. Thibaut Pinot ha vinto il Tour of the Alps di ciclismo. L'ultima tappa, la 5ª, è invece andata al 21enne neoprofessionista ucraino della Bahrain-Merida, Mark Padun, che è scattato a cinque chilometri dalla fine e si è involato verso il traguardo.

Padun si è imposto in 4h16'10”, nella frazione partita da Rattenberg e conclusa a Innsbruck, sede dei prossimi Mondiali su strada, dopo 164,2 chilometri. Alla partenza, la Uae Emirates capitanata da Fabio Aru ha ricevuto il Team Up Award - Souvenir Michele Scarponi per essere risultata la squadra più combattiva ed efficace nel corso della quarta tappa, e ieri sulla linea d’arrivo di Innsbruck si è tenuto anche uno speciale momento di commemorazione di Michele Scarponi, celebrato dal vescovo di Innsbruck. C’erano anche i genitori dello sfortunato atleta marchigiano scomparso un anno fa.

Dopo una tappa vivace, Padun ha preceduto il neozelandese George Bennett di 5”, il ceco Jan Hirt di 6”, l'italiano Giulio Ciccone e l'altro neozelandese Ben O’Connor, sempre a 6”. Il francese Pinot si è piazzato al sesto posto, a 9”. Nono, invece, Domenico Pozzovivo, sempre a 9”, mentre Fabio Aru sotto lo striscione ha pagato 38”, arrivando 13°.

Nella classifica generale finale Pinot, con il tempo di 18h28'48”, precede Pozzovivo e il colombiano Miguel Angel Lopez Moreno, entrambi a 15”. Quarto l'inglese s Froome a 16” e sesto Fabio Aru a 1'19”.

«Sono pienamente soddisfatto di dove sono in questo momento, ricordiamo infatti che manca più di un mese alla fine del Giro ed è importante esserci – ha detto Aru a fine corsa –, ma è importante anche essere coscienti che mancano ancora diverse settimane. Sono stati cinque giorni molto impegnativi, mi mancava il ritmo gara perché arrivavo direttamente dall’altura, ho dimostrato di essere là davanti a giocarmela, non ho vinto però sono sempre stato con i primi.

Infine, impressione sul percorso del Mondiale: «Non è la prima volta che vengo qui: da bambino ci ho trascorso qualche volta la vacanze con i miei genitori - aggiunge il Cavaliere dei Quattro Mori, che al termine della tappa il lavoro defaticante lo ha fatto studiando il percorso iridato con il ct azzurro Cassani -. Gareggiare oggi su queste strade è stato veramente bello. La salita finale è veramente dura e credo possa essere percorso adatto agli scalatori, visto che anche la salita precedente, quella affrontata oggi durante l’ultima tappa, ripetuta 7-8 volte: farà tanta selezione. All'inizio non è durissimo, ma l'ultimo chilometro è davvero impegnativo» h concluso lo scalatore di Villacidro, che ha messo il mondiale in primo piano fra i suoi obiettivi stagionali insieme al Giro d’Italia.

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