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Mesina va ancora a segno Il gol più bello è la laurea

di Alessandro Bulla
Mesina va ancora a segno Il gol più bello è la laurea

Il capocannoniere dell’Eccellenza è dottore in Economia con una tesi sullo sport «Non è stato facile conciliare calcio e studio ma era il mio sogno sin da bambino»

21 aprile 2018
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CASTIADAS. Antonio Mesina, capocannoniere del campionato regionale di Eccellenza con 22 reti, si è laureato venerdì mattina in Economia e finanza all’università di Cagliari. Il bomber del Castiadas, la società del Sarrabus neo promossa in D, ha segnato il suo gol accademico con la tesi su “gli effetti della costruzione di una nuova infrastruttura sportiva in una economia locale”. Alla discussione hanno assistito il mister del Castiadas Sebastiano Pinna e tutti i compagni di squadra.

«Ho provato tanta emozione e soddisfazione- afferma Antonio Mesina- Non è stato facile conciliare lo studio con gli impegni calcistici che quest’anno sono stati molto gravosi. Sono orgoglioso di essere riuscito a coronare il sogno che avevo da quando frequentavo le scuole elementari».

Il neo laureato originario di Dorgali, venticinquenne, ha militato nelle squadre giovanili del suo paese per poi passare all’età di quindici anni al Budoni. Oltre a quelle del Dorgali e Budoni ha vestito le maglie dell’Ascoli (“la prima e unica esperienza fuori dalla Sardegna- sottolinea- che mi ha aiutato a maturare e vivere”) Samassi, Muravera, Tonara e Castiadas. In carriera ha realizzato poco meno di centocinquanta reti.

Qual è stato il gol più bello?

«Quello col Castiadas contro il San Teodoro nel 2014-2015. Un pallonetto da centrocampo».

L’allenatore al quale deve di più?

«Tutti mi hanno insegnato qualcosa. Devo molto a Raffaele Cerbone che mi a fatto esordire in prima squadra. Antonio Prastaro e Sebastiano Pinna mi hanno aiutato a crescere nell’autostima dopo la stagione negativa al Muravera.

Il 2018 per lei è stato un anno fortunato.

«Verissimo. Ho vinto il campionato, mi sono laureato, vincerò per la seconda volta la classifica cannonieri dell’Eccellenza (la prima nella stagione 2014-2015, sempre col Castiadas) e in estate riscatterò dal Budoni il cartellino».

Qual è stato il segreto della vittoria del Castiadas?

«Nessun segreto. Una società sana, staff tecnico di primordine e gruppo ben affiatato con tanta voglia di vincere».

Il suo futuro calcistico è ancora a Castiadas?

«A Castiadas mi trovo benissimo. Adesso però è prematuro parlarne».

Oggi giocherete l’ultima partita con il Samassi, sorpresa in negativo del torneo. Con quale spirito la affronterete?

«Con l’impegno e la concentrazione di sempre. Abbiamo rispetto degli avversari, ma scenderemo in campo, come sempre, per ottenere un risultato positivo».

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