La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Cagliari

Il Cagliari urla tutta la sua rabbia

di Roberto Muretto
Il Cagliari urla tutta la sua rabbia

Solo un pari col Bologna e salvezza da conquistare, i rossoblù penalizzati dall’arbitro

23 aprile 2018
3 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A CAGLIARI. L’urlo di gioia a Marco Sau si è strozzato in gola. Il gol che avrebbe potuto decidere la sfida col Bologna, annullato dall’arbitro per un inesistente fallo di mano, era regolare. Il fischio del signor Doveri è arrivato prima che la palla varcasse la linea bianca. Per questo motivo il Var non è potuto intervenire per cambiare la decisione. Un errore grave, che macchia la prova di Doveri.

Fiatone. Col Bologna è arrivato un pareggio che ha il sapore di un brodino neanche tanto buono da gustare. I rossoblù hanno fatto poco per vincere una partita fondamentale, anche se i punti di vantaggio dalla terzultima (la Spal) restano quattro. Due occasioni (clamorosa quella di Pavoletti), tanta confusione in campo. Soprattutto pochissime idee che hanno prodotto un calcio mediocre, quasi monocorde: lanci lunghi in avanti alla ricerca di un rimpallo favorevole. A Donadoni è bastato fermare Cigarini inaridendo l'unica fonte di gioco della squadra di Lopez per portarsi a casa un punto che interrompe la serie negativa. Il Cagliari ha dato tutto, probabilmente in questo momento di più non può proprio fare. Ciò che crea preoccupazione è la pochezza in fase di costruzione, la mancanza di alternative ai cross. Lopez ci ha anche messo del suo, la sostituzione di Sau (stava salendo di tono e aveva appena sfiorato il gol) con Han è stata sbagliata perchè il nordcoreano non l’ha mai vista. Ma è nel complesso che la prestazione non è stata sufficiente per prendersi tre punti dal valore inestimabile. Ora c'è solo da stringere i denti e come chiedono i tifosi: tirare fuori gli... attributi per tirarsi fuori dai guai.

Usato sicuro. Questa volta Diego Lopez punta sui titolarissimi. In campo i giocatori più esperti. Pisacane affianca Ceppitelli e Castan in difesa. Padoin torna fare l'esterno sinistro alto, Barella e Ionita sono gli "angeli custodi" di Cigarini, l'uomo che dà geometrie al gioco del Cagliari. Sau vince il ballottaggio con Han e affianca Pavoletti in attacco. Nella formazione del Bologna c'è una novità: Orsolini prende il posto di Di Francesco. In campo dall'inizio nel 3-5-2 anche l'ex Crisetig.

La tattica. Donadoni limita Cigarini mettendogli addosso Crisetig che lo segue ovunque e non li consente mai di giocare la palla senza pressione. Il tecnico del Bologna protegge bene le corsie con Orsolini da una parte e Masina dell'altra, chiamati a limitare le incursioni di Faragò e Ionita che ogni tanto trovano comunque qualche spiraglio e ne approfittano. Il Cagliari fatica a costruire il gioco, vive di fiammate agevolate più dagli errori degli avversari che da proprie iniziative. Il caldo (24 gradi) non agevola i giocatori, costretti a tenere ritmi bassi per risparmiare energie. I rossoblù hanno uno spirito diverso rispetto al "Meazza" ma di fronte una squadra che non fa sconti, disposta bene in campo. La palla buona capita sui piedi di Pavoletti su un cross di Faragò, ma l'attaccante calcia alto davanti alla porta.

Fuochi d'artificio. Un gol (regolare) annullato a Sau; Cragno che ferma Orsolini lanciato a rete; Mirante che si supera sul colpo di testa angolatissimo ancora di Sau. Il Cagliari schiaccia il piede sull'acceleratore, sa che il pari non è sufficiente, Sale il livello del pressing, la squadra è più aggressiva, determinata. Lopez toglie Sau (nel momento migliore dell'attaccante) e fa entrare Han. Si gioca prevalentemente nella metà campo del Bologna che si difende e riparte.

Disperazione. E' la forza che spinge il Cagliari a cercare la vittoria. La squadra è generosa, ci prova, anche se in maniera un po' confusa. Si fa male Ionita, dentro Lykogiannis. Negli ultimi minuti in campo c'è una gran confusione. I rossoblù sperano nell'episodio fortunato. I 5' minuti di recupero trascorrono senza danni per il Bologna. Al fischio finale pioggia di fischi dalle tribune. Quello che si è visto ieri alla "Sardegna Arena" non è stato un bello spettacolo. Sarà un mese di sofferenza per il Cagliari. La salvezza è tutta da conquistare.
 

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative