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La Nuorese vince e spera Ultime due gare decisive

La Nuorese vince e spera Ultime due gare decisive

Sotto di 2 gol, i verdeazzurri fanno il miracolo contro l’Ostiamare ed esultano Adesso per guadagnarsi la salvezza è assolutamente vietato sbagliare

23 aprile 2018
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NUORO. Dall’inferno se non al paradiso, almeno al purgatorio, dove la Nuorese dovrà passare per guadagnarsi la salvezza in serie D, nelle ultime due gare di campionato. Ieri al “Frogheri” con l’Ostiamare le speranze sembravano perse, quando dopo 30 secondi dall’inizio della ripresa Attili raddoppiava la segnatura di Roberti e portava i laziali sul 2 a 0. Gol, tra l’altro, propiziato dallo “stop” in blocco dei barbaricini, arciconvinti che il giocatore ospite fosse in fuorigioco. La formazione di Fraschetti ha tuttavia tirato fuori, una volta per tutte, il carattere e 10 minuti più tardi ha riagguantato i bianco-viola di Greco, grazie ai gol di Guarino e Palma. Prima di chiudere i conti all’84’ con un colpo di testa di Compagno, bravo a trovare lo spiraglio tra il palo e il portiere Giannini. Il lungagnone di Palermo, cresciuto nella primavera del Torino, è finito sotto il cumulo di braccia e spalle dei compagni, in mezzo a una tifoseria in estasi. Rete della vittoria, che oggi non sposta la Nuorese dalla zona play-out, ma le consente di sperare di giocarseli in casa, con molta probabilità contro il Lanusei. L’Ostiamare ha confermato al “Frogheri” di essere una squadra di qualità, tanto da procurarsi altre buone occasioni anche sul 2 a 2. La più ghiotta al 79’ quando il signor Igor Paolucci di Lanciano ha fischiato un rigore a favore dei romani, per una caduta in area dell’attaccante Attili, e che ai più è sembrato inesistente. Per la Nuorese fortuna ha voluto che la conclusione del bomber Roberti (22 gol nella stagione) sia finita fuori alla sinistra del portiere di casa, Carboni. Proprio sull’arbitraggio c’è stato molto da ridire da parte dei verdazzurri, per via di quella che è sembrata un po’ la regola dei due pesi e delle due misure, con il cartellino facile sui falli commessi dai verdazzurri, sino all’espulsione del mediano Mira, in pieno recupero. Tra gli episodi da segnalare, l’uscita anzitempo del bianco-viola Catese, infortunatosi dopo uno scontro di gioco.

Nonostante le ruvidità si è visto del buon calcio. Nella prima parte della gara soprattutto per merito degli ospiti, capaci di sfruttare il primo difettoso disimpegno dei verdazzurri, per passare in vantaggio.

Il merito è di Proietti. Conquista palla ai 25 metri dalla porta di Carboni, e fionda sul palo. La sfera torna giusto in area, dove Roberti ribadisce in rete, con sicurezza. Cadau e soci hanno la possibilità di pareggiare dopo solo 5’. Proprio il capitano inventa a vantaggio della punta Palma che di testa indirizza a fil di traversa, dove sembra possano volare solo gli angeli. Giannini è il miglior emulo terrestre, e si libera in orizzontale per smanacciare oltre il montante. Dopo che il Trastevere si rende ancora pericoloso con Attili, su un rasoterra da fuori area del verdazzurro Rosano il portiere Giannini conferma le sue abilità. Altre occasioni per la Nuorese, con Cissè e Mira, senza fortuna. Tanto che il pubblico sembra rivedere e rivivere situazioni negative di altre gare.

Quando Paolucci ha appena fischiato il secondo tempo, il timore si trasforma in incubo. Traversone dalla sinistra, la punta laziale, Attili, è appostato davanti a Carboni e non ha difficoltà a superarlo. Al 54' angolo per la Nuorese di Mira e inzuccata di Guarino. Il tempo di riprendere il gioco e arriva il 2 a 2 dell’ex Sassuolo, Palma, al quale si spalanca la porta vuota, dopo un’incomprensione tra Giannini e un compagno di reparto: il destro ai 20 metri del giovanissimo, leggero e preciso, si adagia in fondo al sacco. Già è una mezza festa, capace di fare risentire il grido “Nuoro, Nuoro”, abbandonato 10 minuti prima, non senza stizza e fastidio. L’opera diventa capolavoro, quando Compagno segna il 3 a 2.

Francesco Pirisi

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