La Nuova Sardegna

VALLEDORIA. C'è tantissima amarezza negli spogliatoi del Valledoria non tanto per la sconfitta odierna che ci poteva anche star,e visto il blasone della squadra avversaria, ma per tutto l'andamento della stagione calcistica contrassegnata da episodi che hanno girato quasi sempre contro la squadra di casa e che ha decretato l'immeritata retrocessione all'ultima giornata nel campionato di Promozione. L’amarezza è negli occhi lucidi di tantissimi giocatori che hanno giocato con grinta e cuore senza però riuscire a ottenre un risultato positivo. Ma alla fine non sarebbe stato sufficiente neanche quello per arrivare a disputare i playout, visto che il Calangianus, che all’inizio vinceva col Ghilarza, alla fine ha pareggiato. E anche se il Valledoria si fosse fermato sul pari, il verdetto non sarebbe comunque cambiato.

Pertanto l'elogio come va ai giocatori e al mister per avere lottato in queste ultime partite del girone di ritorno per evitare di ritornare in Promozione dopo tantissimi anni in Eccellenza, ma va anche alla dirigenza che ha fatto di tutto per potenziare la squadra già dal mercato riparatore di dicembre ma che forse ,non aiutata dalla sorte, ha visto i loro sforzi svanire.

La cronaca. Parte forte il Valledoria che vuole congedarsi dal suo pubblico, al di là del verdetto finale, almeno con una vittoria che possa essere come un segnale di ringraziamento per i propri supporters. Al 20' Wilson fa partire un tiro insidiosissimo che impensierisce Cherchi.

Al 27' è Scotto ad avere una ghiotta occasione ma arriva tardi sulla palla. Al 35' ancora Wilson impegna severamente Cherchi. Al 47' arriva la rete per il Valledoria su rigore siglato da Wilson. Cherchi in questa occasione viene espulso per fallo da ultimo uomo. Nella ripresa al 1' segna Falchi, mentre al 18’ va in gol Pulina con un pallonetto.

Giulio Favini