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La Dinamo sbanca Avellino e resta in corsa per i playoff

di Andrea Sini
La Dinamo sbanca Avellino e resta in corsa per i playoff

Ottima prova dei sassaresi, che espugnano uno dei campi più difficili di tutta la serie A Grande prestazione difensiva di squadra, ma per arrivare alla seconda fase bisogna soffrire

30 aprile 2018
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INVIATO AD AVELLINO. Eccola la vera Dinamo, eccola la vittoria della quale non si poteva fare a meno per continuare a sperare nei playoff e per arrivare “vivi” sino all’ultimo atto della stagione. La squadra di Zare Markovski balla con i lupi della Sidigas Avellino e sbanca il PalaDelMauro per 67-80 al termine di una gara condotta praticamente dall’inizio alla fine, con un massimo vantaggio di 23 punti e una grande prestazione complessiva a livello difensivo.

Situazione playoff. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, la corsa playoff resta sostanzialmente apertissima ma i risultati degli altri campi non hanno minimamente aiutato Devecchi e compagni, che attualmente sono fuori dalle prime otto: solo le ultime due sfide, domenica prossima a Trento, contro una squadra che nel girone di ritorno ha un ruolino di marcia mostruoso, e la chiusura al palazzetto contro Pesaro (al momento salva, ma non ancora al sicuro) diranno se i ragazzi di Markovski hanno meritato o meno un pass per la seconda fase.

La partita a scacchi. Nel frattempo però la Dinamo è viva e vitale. Si dirà che Avellino ha giocato male, che questa sfida a metà strada tra le due finali di Europe Cup ha distratto gli irpini, quarta forza del campionato. Ma intanto Zare Markovski ha stravinto la partita a scacchi con coach Pino Sacripanti, imbrigliando l’attacco dei lupi e costringendoli a un misero 45% al tiro e a 67 punti segnati contro gli 85 infilati abitualmente dalla Sidigas sul proprio parquet. Il coach macedone del Banco ha ottenuto il massimo cancellando costantemente i punti di riferimento agli avversari e intervenendo sul quintetto con soluzioni puntuali e, in qualche caso, persino sorprendenti, ma comunque redditizie: come il quintetto con Planinic e Jones schierati insieme, o come l’intuizione di buttare nella mischia l’esordiente Bucarelli.

Carattere e idee chiare. I giocatori ci hanno messo grinta e idee chiare («abbiamo seguito il piano partita alla perfezione», ha detto Zare a fine gara), piazzando subito un break di 16-0 (11-25) e mantenendo il controllo pressoché totale della gara anche dopo che Avellino era riuscita a impattare a quota 34. Il secondo tempo, con Avellino che provava costantemente a rianimarsi, è stato un capolavoro di testa e cuore, con un piacevole ritorno all’antico: mentre i “carpentieri” facevano il loro dovere in difesa, dall’altra parte la Dinamo ha trovato un Bamforth al quale aggrapparsi, dopo che nella prima metà di gara era stata trascinata da Polonara. La corsa ai playoff resta in salita, ma a queste condizioni nessun traguardo è precluso.

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