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Dinamo, coach Markovski: «Questi ragazzi meritano di andare avanti. Non dipende solo da noi»

Andrea Sini
Dinamo, coach Markovski: «Questi ragazzi meritano di andare avanti. Non dipende solo da noi»

Zare Markovski è deluso ma non abbattuto. «Buona ripresa ma ha vinto la loro difesa in avvio»

07 maggio 2018
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TRENTO. Deluso ma non abbattuto. Zare Markovski va dritto al sodo e divide la partita in due tronconi. «Nel primo tempo la gara è andata subito nel binario che Trento predilige – sottolinea il coach del Banco di Sardegna –, perché hanno pressato forte, ci hanno spinti su, lontano dal canestro e ci hanno concesso soltanto 30 punti. All’inizio abbiamo trovato qualche giocata che avevamo preparato ma la loro intensità ha letteralmente spostato il nostro gioco a 7-8 metri dal canestro. Non avremmo dovuto permettere loro di scappare via oltre i 10 punti di margine, ma il divario è diventato molto grande con il passare dei minuti e non siamo riusciti a recuperarlo».

Dopo l’intervallo, a parte i primi minuti di assestamento, la Dinamo è finalmente entrata in partita. Un po’ troppo tardi? «Nel secondo tempo secondo me abbiamo giocato una bella partita – conferma Markovski – perché abbiamo finalmente trovato il modo di rispondere alla intensità difensiva che nel primo tempo aveva fatto la differenza. Gli equilibri sono un po’ cambiato, siamo tornati a far girare la partita, creando 6 tiri in più negli ultimi 20 minuti. Grazie a questo siamo arrivati negli ultimi 5-6 minuti a giocarcela».

Cosa è mancato per fare la differenza? «Non avevamo più di 4 o 5 giocatori pronti a giocarsi l’attacco alla pari con quella intensità e a lungo andare abbiamo pagato quell’affanno. Abbiamo tentato tante soluzioni, ho provato di tutto, ma non siamo riusciti a trovare altre chiavi: le gambe veloci di Jones ci hanno tenuto in attacco nei secondi 20’, abbiamo vinto nel punteggio gli ultimi due quarti, ma evidentemente l’intensità difensiva che ci ha concesso solo 30 punti nella prima metà di gara ha fatto la differenza».

«Alla fine rimane la conferma di quello che dicevamo in settimana: questa partita è stata un duello tra la difesa di Trento e il nostro talento. La loro difesa dei primi 20 minuti ha fatto la differenza e ha inciso più del talento che siamo riusciti a tirare fuori nella seconda parte di gara».

Ora mercoledì bisogna battere Pesaro e sperare in un miracolo dagli altri campi. «L’unica cosa che posso fare è cercare di preparare al meglio la partita contro Pesaro – chiude Markovski –, i ragazzi meritano di andare avanti ma ora non dipende più solo da noi». (a.si.)

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