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La Dinamo è già in vacanza: il futuro è coach Enzino Esposito

di Andrea Sini
Enzo Esposito
Enzo Esposito

La netta vittoria sulla Vuelle Pesaro non è sufficiente per staccare un pass per i playoff Grandinata di canestri dei sassaresi, che ora guardano avanti: la scelta del coach è fatta

10 maggio 2018
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SASSARI. Grazie per averci creduto, ma i miracoli sono terminati, riprovate un’altra volta. La Dinamo chiude la stagione rullando la Vuelle Pesaro ma resta fuori dai playoff per la concomitante (e abbastanza scontata) vittoria di Cantù contro Brindisi.

Applausi e rimpianti, una grandinata di canestri e tanti “ma se...”. I biancoblù di Zare Markovski, ormai liberi da pressioni e condizionamenti, segnano la bellezza di 112 punti ma vanno in vacanza anticipata dopo qualcosa come 10 anni: tre playoff giocati in serie A2 e 7 nella massima serie e oggi, 10 maggio, i sassaresi si ritrovano già a pensare al prossimo anno.

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Il futuro ha l’accento casertano e il volto di un grandissimo ex giocatore che è anche una realtà tra gli allenatori emergenti: Vincenzo Esposito. È a lui che, con tutta probabilità, la Dinamo ripartirà per un progetto che sappia lasciarsi alle spalle una stagione fatta di tante delusioni e di tre obiettivi mancati per colpe proprie ma anche, è bene ricordarlo, per la differenza canestri: è stato così per la Final Eight e per la Champions league, è stato lo stesso ieri, perché l’arrivo a 3 a quota 30 ha premiato Cremona e bocciato Sassari e Bologna. E, alla resa dei conti, a favore di Cantù ha pesato come un macigno la rocambolesca vittoria all’overtime ottenuta contro la Dinamo al PalaDesio, quella del fallo tecnico fischiato da Paternicò a Pasquini.

Tanti applausi e clima da ultimo giorno di scuola al PalaSerradimigni, dove la Dinamo ha fatto il suo ed è stata virtualmente qualificata sino all’inizio dell’ultimo quarto. Applausi anche per Pesaro, che grazie al contemporaneo ko di Capo d’Orlando, salva miracolosamente la categoria.

La partita. Markovski manda in quintetto Stipcevic, Bamforth, Bostic, Polonara e Jones. La Dinamo parte molto bene in difesa, attacca il ferro con pazienza ma colpisce anche da fuori e dopo 4’ è già a +13 (15-2). Il coach cambia presto i tre esterni, gli ospiti respirano con le triple di Braun e Clarke, ma alla prima sirena i sassaresi sono in pieno controllo, avanti 28-14. Gli ospiti ci provano, la Dinamo li ricaccia indietro con quattro triple di fila: Stipcevic, Bostic e Bamforth (due volte) scavano un baratro di 22 punti tra le due squadre (40-18). Il bombardamento prosegue (48-23 al 16’). A metà gara sassaresi sono avanti 57-36 e sarebbero qualificati, visti i risultati degli altri campi.

Al rientro in campo Markovski chiede e trova minuti di qualità da Planinic e il Banco resta in fuga (69-45 al 24’), con Bucarelli che fa esperienza e aggiunge chilometraggio sul parquet. Spissu invece ha le polveri bagnate, ma Pesaro resta sempre a distanza di sicurezza, con i sassaresi che volano a +27 (87-60) con un incredibile canestro da metà campo di Polonara sulla terza sirena. La Dinamo non rallenta e il bombardamento continua, con la tripla di Stipcevic che vale il +28 e porta i biancoblù a quota 100 a 6’40” dalla fine. Planinic è immarcabile e insieme a Stipcevic confeziona il +35 (112-77), prima del 112-81 finale.

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