La Nuova Sardegna

Sport

bocce 

Coppa Italia in rosa: Cagliari batte Oristano che rinuncia al ricorso

SASSARI. il Comitato di Cagliari supera Oristano e si qualifica per la finale regionale della Coppa Italia femminile di bocce. Dopo aver vinto 1-0 all’andata, le rossoblù hanno pareggiato 1-1 nel...

19 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. il Comitato di Cagliari supera Oristano e si qualifica per la finale regionale della Coppa Italia femminile di bocce. Dopo aver vinto 1-0 all’andata, le rossoblù hanno pareggiato 1-1 nel ritorno giocato sulle corsie della Soms Oristano. Il punto della cagliaritane lo ha ottenuto Mirella Cotza che prima ha superato Viviana Pasquini, sostituita nel secondo set Da Ilaria Biolchini. Per Oristano il pari lo ha siglato la coppia Corriga-Pinna. Da sottolineare il gesto di fair play di Oristano che non ha inoltrato ricorso dopo il match di andata per una violazione del regolamento fatta dalle padrone di casa. Se lo avesse fatto, avrebbe vinto la sfida per 4-0 la e la qualificazione sarebbe stata loro. «Un errore involontario - commenta Oscar Migliorini, Delegato del comitato provinciale di Oristano -, vincere così non ci sarebbe piaciuto».

Sin dalla prima partita delle finali aveva dato l'impressione di poter arrivare sino alla fine. Costantino Ara sui campi di Olbia ha fatto valere anche buoni doti sull'accosto. L'atleta del Cb Sassari ha vinto il trofeo “Pinducciu” superando uno dietro l'altro: Giuseppe Berrutti (Soms Oristano), Francesco Denurra (Gallura Olbia), in semifinale Giorgio Melis (Gallura) con il punteggio di 12 a 8 e, nella Finale, Giorgio Dessolis (CB Sassari), per 12-8 . Nel percorso delle finali, Dessolis ha avuto la meglio sul giovanissimo Alessio Frongia (Cb Serramanna), Gianpaolo Pes (Gallura Olbia) e in semifinale di Mario Alberto Lai (Galligel Sestu) per 12 a 6.



In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative