La Nuova Sardegna

Sport

Una tappa per uomini veri, è vietato bluffare

Una tappa per uomini veri, è vietato bluffare

Oggi sulla salita più dura d’Europa si decide la corsa. Nei 10 km finali pendenze anche fino al 22%

19 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Oggi va in scena una delle tappe-verità del 101° Giro d'Italia di ciclismo, con il severissimo esame finale del Monte Zoncolan, dove la corsa rosa si può vincere o perdere e dove non si potrà bluffare. La 14ª tappa, da San Vito al Tagliamento (Pordenone) allo Zoncolan (Udine), lunga 186 km, prevede l'arrivo è previsto in cima al 'Kaiser della Carnia’ fra le 17 e le 17,30. Prima di raggiungere la Carnia verranno scalati il Monte di Ragogna, con i primi 2,5 chilometri sempre oltre il 10% per arrivare fino al 16, e la più dolce salita di Avaglio. In seguito inizierà il Passo Duron, con una salita molto breve e dura, che presenta tratti attorno al 18%. Dopo la discesa di Sutrio verrà scalata la Sella Valcalda, prima di arrivare a Ovaro, dove inizierà la salita finale. Quella verso il Monte Zoncolan è considerata la salita più dura d'Europa: 10 km al 12% di media pendenza, con punte del 22. Negli ultimi 3 mila metri ci sono due tornanti intervallati da un tratto quasi piatto (l'unico). A seguire pendenze dal 12 al 18%, fino agli ultimi 500 metri all'11% di media pendenza e una massima del 16, in corrispondenza dei 250 metri dall'arrivo. Saranno in tutto cinque i Gran premi della montagna. L’ultimo è lo Zoncolan: una salita che parte ai 175,9 km di Ovaro - dal versante più duro - e si concluderà dopo 10.100 metri, a 1.730 di quota (1ª Categoria); presenta un dislivello di 1.203 metri, una pendenza media dell'11,9%, massima del 22. Gli ultimi 3 km hanno pendenza fra il 18 e il 16%. I traguardi volanti di giornata saranno dopo i 57,8 km di Forgaria nel Friuli e dopo i 138,1 km di Paularo.

San Vito al Tagliamento è all'esordio come città di tappa del Giro, che invece si è concluso sullo Zoncolan nel 2003 (vittoria di Simoni), nel 2007 (Simoni), nel 2010 (Basso), nel 2011 (lo spagnolo Anton), nel 2014 (l'australiano Rogers).

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative