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Arbus: una cavalcata da record

Arbus: una cavalcata da record

Il tecnico Nicola Agus: «Risultato di prestigio che ci rende orgogliosi»

23 maggio 2018
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ARBUS. L’Arbus è in Eccellenza. La festa, l’apoteosi di una straordinaria stagione sportiva ha preso il via intorno alle 18 di domenica. Il tripudio è generale. In campo e sugli spalti il cuore granata carico di adrenalina batte a mille. Le migliaia di bollicine messe in circolo a battesimo dello storico evento vengono assorbite dai coloratissimi fumogeni e dagli scoppiettanti fuochi d’artificio. E’ solo l’inizio di una trasgressiva folle serata di festeggiamenti che proseguirà per le strade cittadine con gli immancabili chiassosi caroselli di auto che porteranno alla tappa finale posta nella centralissima Piazza Mercato da sempre luogo di raduno della tifoseria granata.

L’Arbus dopo un interminabile e appassionante braccio di ferro con la San Marco si laurea campione guadagnandosi così a distanza di 14 anni dalla sua ultima apparizione la promozione in Eccellenza. La galoppata vincente dei granata guidati in panchina da Nicola Agus è stata non sempre facile. Comunque bella, esaltante e soprattutto meritata. Frutto di una grande continuità di risultati e di una grande freschezza atletica che ne ha caratterizzato tutto loro cammino. Parlano in tanti, parlano tutti, i concetti non cambiano, la gioia è la stessa: da capitan Falciani, alla saracinesca Fabio Toro, dal bomber Diego Flumini al giovane Atzori.

«E’ un bellissimo risultato - si affretta a dire l’allenatore Nicola Agus - raggiunto grazie alla serietà e disponibilità di un magnifico gruppo di ragazzi e di una società che ci ha permesso di lavorare sempre con grande serenità». Nicola Agus , raggiunto manco a dirlo da una miriade di “gavettoni festaioli”. Un piccolo sergente di ferro innamorato della disciplina tattica, un autentico trascinatore spesso e volentieri dodicesimo uomo in campo.

Sulla stessa falsariga il presidente Pietro Pusceddu da cinque anni ai vertici dirigenziali e grande ex funambolico calciatore granata e il direttore sportivo Ignazio Virgilio, che senza troppi clamori ma con grandissima competenza da dietro la scrivania, hanno creato le premesse per questa straordinaria impresa. «E’ la vittoria di un intero paese - dicono all’unisono i due - un grazie ai nostri magnifici tifosi, ai ragazzi, all’allenatore, a tutto lo staff tecnico e dirigenziale impegnato. Un grazie particolare ai nostri sponsor che con noi hanno sposato questo magnifico progetto».

Questo il presente. E il futuro? Ancora dietro l’angolo e da scrivere. Una cosa è certa: c’è voglia da parte di tutti, tecnico compreso, di dare continuità a un progetto rivelatosi finora vincente. Le difficoltà per il prossimo campionato aumenteranno cosa che richiederà nella gestione complessiva della società un ulteriore salto di qualità. Necessario dunque a livello tecnico ma anche dirigenziale e di sponsor di nuovi ingressi. Tutte situazioni che presumibilmente verranno esaminate e pianificate fin dai prossimi giorni.

Gianni Vacca



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