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Gran gol di Eder per i bimbi di Buddusò

Gran gol di Eder per i bimbi di Buddusò

Il giocatore dell’Inter inaugura il campetto della parrocchia di San Quirico: «L’avevo promesso al mio amico don Nino»

23 maggio 2018
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BUDDUSÒ. Eder day ieri a Buddusò. Il paese ha salutato con striscioni e cartelli il giocatore dell'Inter, ormai cittadino onorario del piccolo centro a metà strada tra Olbia e Sassari. Nel pomeriggio l’attaccante ha arbitrato - in berritta - una partitella dei bambini. Lo aveva promesso da tempo al suo carissimo amico don Nino Carta, parroco di Buddusò, lo aveva riconfermato due mesi fa in un video. Ieri la promessa si è concretizzata. Eder è arrivato all'aeroporto di Olbia attorno alle 11 assieme alla moglie, la signora Luciene il figlio Eduardo "Dodò" di 5 anni e una coppia di amici. Ha pranzato nella casa parrocchiale con il sindaco del paese Giovanni Antonio Satta, il luogotenente dei carabinieri Giancarlo Lippi e un gruppo di parrocchiani. Un menù sardo con diverse specialità del posto. «Conoscevo già le bontà della Sardegna – ha raccontato il bomber – perchè don Nino mi spedisce sempre formaggi e salumi. Oggi ho assaggiato la seada col miele: è buonissima. Purtroppo non posso mangiare tanto anche se sono in vacanza perchè poi è difficile rintrare nel peso».

« Sono molto contento di essere qui. Sono molto cattolico – tiene a precisare Eder – ho conosciuto don Nino in aereo nel 2005 . Arrivavo per la prima volta in Italia, poi ci siamo scambiati i numeri di telefono e abbiamo continato a frequentarci».

Conoscevi La Sardegna?

«Sono stato nell'isola solamente per giocare, ma non posso dire di conoscerla. Adesso ne approffitto. Starò in Sardegna fino al 27» .

Che pensi della salvezza del Cagliari?

«Sono felice che si sia riuscito a salvarsi perchè è una realtà importante e una società forte. C'è anche un bravissimo direttore sportivo che è Marcello Carli al quale tengo in modo particolare perchè è una delle persone che mi ha portato in Italia ad Empoli. È una grande persona e secondo me è un direttore molto capace. Anche per questo ci tengo che il Caglairi si sia salvato. Purtroppo ha avuto qualche giornata negativa ma nel calcio purtroppo capita».

La prossima stagione all'Inter potresti trovare anche Barella.

«Sì lo conosco, siamo stati insieme in nazionale. E’ un ragazzo bravissimo e un gran giocatore che ha dimostrato personalità da subito sia in Nazionale che in campionato. Sono sicuro che farà molto bene anche se non so quale sarà il suo futuro».

Tu resterai all’ Inter ?

«Vediamo, io ho il contratto per altri tre anni ma ogni anno il mercato è sempre una incognita, quindi non si sa mai».

Avete la Champions.

«Sì sabbiamo festeggiato perchè L’Inter ritorna dopo sei anni tra le grandi ed è stato giusto festeggiare. Ma secondo me deve essere normale per L'Inter stare sempre in Champions League».

Capitolo Nazionale. Che cosa pensi di Mancini?

«Mi auguro che riporti l’Italia nel posto che merita. Io in azzurro ho vissuto un momento bellissimo quando siamo andati all'Europeo con mister Conte che ha ridato anima alla squadra. Ci siamo divertiti molto uscendo solo ai rigori con la Germania».

Poi il buio, che cosa è successo?

«Abbiamo avuto il cambio dell'allenatore e sono arrivati dei momenti difficili».

Che cosa non ha funzionato?

«E’ andata cosi e dobbiamo prenderci, ognuno la giusta parte di responsabilità. Adesso c'è un cambio di generazione, c'è Mancini, un allenatore che nella sua carriera ha dimostrato di poter stare in grandi squadre e sono sicuro che farà bene. Ha richiamato Balotelli ma dell’Inter ha convocato solo D'Ambrosio».

L’ultima domanda è d'obbligo: giocheresti col Cagliari?

«E’ una squadra che rispetto tantissimo. Il Cagliari è sempre stato difficile da battere. Ricordo giocatori come Langella, Esposito, Suazo. Ci ho giocato contro quando ero all'Empoli. Nel calcio non si sa mai, se dovesse capitare perchè no».

Nino Muggianu

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