La Nuova Sardegna

ORISTANO. «Una gara sofferta, giocata contro una squadra che non ha mai mollato neppure dopo essere rimasta in dieci – racconta Naitana, presidente del Bosa –, onorando questo sport fino alla fine. Siamo molto felici di questo risultato, arrivato dopo una stagione difficile». Sorride, stringe mani, accetta i complimenti, ma si toglie anche qualche sassolino: «In questi anni ci è successo di tutto, anzi: abbiamo dovuto incassare di tutto, compresa l’ironia di qualcuno che al Bosa non vuole certo bene. E dispiace perché abbiamo lavorato tanto per riportare in alto il calcio in Planargia, evidentemente però non tutti hanno apprezzato il nostro lavoro. Adesso voglio godermi questa vittoria con i ragazzi, dalla prossima settimana comincerò a pensare al futuro. E non è detto che il futuro della società e il mio coincidano». Negli spogliatoi dei bosani si sentono i canti e gli urrà, tutti vogliono festeggiare la vittoria e lasciarsi alle spalle una stagione raddrizzata in corsa. L’eroe della partita è Piras, che è riuscito a neutralizzare tre calci di rigore su quattro. «Adesso è l’ora di festeggiare» dice col sorriso. Pinna, Matiello, Diangelo, autori dei calci di rigore trasformati, non aggiungono nulla alle parole di Piras, ritengono che il campo e la loro grande prova, anche nelle conclusioni dagli 11 metri, siano abbastanza eloquenti. In casa Ossese la sconfitta viene accolta senza drammi. Il presidente Carlo Mentasti ha parole di elogio per la sua squadra: «Abbiamo disputato una grande gara, giocando in dieci per quasi un’ora e perdendo ai calci di rigore – sottolinea –. Complimenti a tutti, ma soprattutto ai nostri tifosi, arrivati a Oristano in gran numero per sostenerci». Antonio Borrotzu, autore di un’ottima prestazione e di una rete straordinaria: «Complimenti al Bosa, ma noi abbiamo giocato una gara davvero maiuscola. Hanno vinto loro, va bene così». (pi.maro)