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Le chiavi del Banco in mano a Jaime Smith

Andrea Sini
Le chiavi del Banco in mano a Jaime Smith

La Dinamo ha scelto il play titolare per la prossima stagione: l’americano, 29 anni, arriva dalla Red October Cantù

08 giugno 2018
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SASSARI. Mano calde, spalle robuste, gambe potenti, idee chiare. Le chiavi del gioco della Dinamo per la stagione 2018-’19 sono finite in tasca di un play di alto livello: la società sassarese firma il primo colpo del basketmercato estivo mettendo sotto contratto Jaime Smith, reduce da un’ottima stagione nel massimo campionato italiano con la canotta della Red October Cantù: 14,4 punti di media, con ottime percentuali (53,1% da 2 punti, 40,1% da 3), 27 gare in doppia cifra sulle 33 giocate tra regular season e playoff, un interessante differenziale tra gli assist smazzati (4,4) e le palle perse (2) e un livello di fisicità che di certo nessuno dei quattro piccoli biancoblù della scorsa stagione poteva vantare.

Un giocatore “europeo”. Il play nato in Alabama nel 1989, alto 1,90 per 83 kg di peso, si è formato a livello universitario ad Alabama-Huntsville e nella sua carriera ha giocato in Portogallo (21.1 punti e 5.5 assist di media), Svizzera, Belgio (15,7 punti e 3,3 assist) e Ucraina, dove con 17,6 punti (e 4,6 assist) con il BC Khimik Yuhzny è stato il miglior realizzatore della Champions League. L’anno scorso il passaggio nel campionato italiano, dove in passato suo fratello Joe Troy (classe 1977), ha vestito le casecche di Montecatini, Biella, Rieti e Reggio Emilia.

Il puzzle biancoblù. Con l’arrivo di Jaime Smith, che nei due confronti giocati nell’ultima stagione contro la Dinamo ha segnato rispettivamente 22 e 23 punti, la società guidata da Stefano Sardara va a coprire una delle caselle più delicate del roster. Con l’addio di Rok Stipcevic e Will Hatcher, si riparte dunque da Smith e Scott Bamforh, una coppia di point guard sicuramente ben assortita, e da Marco Spissu. Il play sassarese resta comunque in bilico: il parere di coach Enzo Esposito nei suoi confronti sarebbe positivo, ma ci sarebbe da considerare anche quali tipo di gerarchie si intende instaurare. Dando per scontato l’arrivo di una guarda di riserva, la chiave potrebbe essere il tipo di compito che si intende affidare a Bamforth: guardia pura o all’occorrenza anche playmaker? In quest’ultimo caso, le possibilità di Spissu di trovare spazio sarebbero piuttosto ridotte. Tutti discorsi che al momento sono pura teoria e che la coppia Pasquini-Esposito affronterà già nei prossimi giorni. La firma di Smith dimostra che le idee del general manager e del coach, per quanto riguarda il mercato, sono già decisamente chiare.

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