La Nuova Sardegna

Sport

Mondiali di calcio 2018: Croazia

Croazia
Croazia

12 giugno 2018
4 MINUTI DI LETTURA





A 20 anni esatti dal terzo posto nel Mondiale francese, la Croazia si ripresenta alla fase finale di un torneo iridato con le credenziali di squadra capace di tutto: di grandi imprese ma anche di clamorosi tonfi. In Francia, nel 1998, trascinata da gente come Zvonimir Boban, Davor Suker e Robert Prosinecki, la formazione con la maglia a scacchi bianchi e rossi si arrese in semifinale solo ai padroni di casa, che poi avrebbero vinto anche il loro primo e finora unico titolo, costringendoli però a trascorrere una brutta mezz'ora. Nazionale ricca di talenti, molti dei quali ancora inespressi, ma spesso disomogenea e anche per questo discontinua, la Croazia spera di trovare la giusta armonia, per scrivere una nuova pagina di storia. Il cammino verso il torneo in Russia è stato a dir poco tormentato: dopo avere rischiato di stravincere un girone nemmeno troppo difficile, i croati sono stati preceduti in classifica dall'Islanda e si sono trovati costretti ad affrontare l'appendice del Play-off contro la Grecia. I rischi connessi a una possibile mancata qualificazione sono costati la panchina ad Ante Cacic, che aveva a sua volta sostituito Niko Kovac dopo l'Europeo 2016, concluso con una cocente eliminazione per mano del Portogallo negli ottavi, ai supplementari. Dal 7 ottobre 2017, la squadra è stata così affidata a Zlatko Dalic con un passato anche in Arabia ed Emirati, già alla guida dell'Under 21. Sarà lui a dover mettere tutti i big di cui dispone nelle condizioni di esprimersi al massimo. L'organigramma della Nazionale croata è infatti di prim'ordine, per talento ed esperienza: non tutti possono permettersi un centrocampo con Luka Modric e Ivan Rakitic, giocatori-cardine di Real Madrid e Barcellona, gente abituata a vincere e a offrire nei rispettivi club un rendimento di altissimo livello. Tuttavia, nella Croazia c'è anche uno zoccolo duro della Serie A, formato dal napoletano Rog, dagli interisti Brozovic e Perisic, dal fiorentino Badelj, dal doriano Strinic, dal milanista Kalinic e dallo juventino Mandzukic. Cosa chiedere di più e di meglio? Se ciascuno di loro giocasse almeno al 70% sarebbero guai per gli avversari. Una rosa dal valore di quasi 400 milioni non può deludere le attese e non dovrebbe avere difficoltà a superare il primo turno. Il modulo su cui punta il ct dovrebbe essere il 4-2-3-1, con Lovre Kalinic in porta e Kramaric dell'Hoffenheim terminale offensivo. Modric e Rakitic sono i mediani, dietro Pjaca, Kovacic e Mandzukic. In difesa l'esperienza di Vrsaljko e di Corluka garantiscono una certa solidità. Il resto dovrà farlo l'allenatore, trasformando un'accolita di campioni in squadra.

Luka Modric. La guerra dei Balcani ha fatto da sfondo alla crescita di uno dei talenti più puri nella storia del calcio: Luka Modric. Anche il genietto del Real Madrid ha sperimentato guerra e fame, vivendo la condizione di bimbo-profugo, privo di mezzi, oltre che di speranze. Non solo del pane. A 16 anni finisce nella Dinamo Zagabria, che lo gira in prestito ai bosniaci del Mostar, poi finisce all'Inter di Zapresic. In patria il 'gioiellinò di Zara vince tutto, prima di finire a Londra, nel Tottenham, e cominciare la scalata ai vertici del calcio europeo. Nelle quattro stagioni con gli 'Spurs', il 'Cruijff di Croazià perfeziona la propria tecnica, entrando nel mirino del Real Madrid, che se ne garantisce le prestazioni nel 2012. Una formidabile visione del gioco, una millimetrica precisione nei lanci con entrambi i piedi, senso geometrico e abilità nel recupero del pallone, lo rendono un calciatore al di sopra del contesto. Modric non è più giovanissimo, essendo nato nel 1985, ma resta uno dei giocatori più forti del mondo. Uno di quegli elementi che qualsiasi allenatore vorrebbe avere alle proprie dipendenze. Ha una valutazione di mercato nemmeno altissima, 55 milioni, forse per l'età. Il suo talento, infatti, non può essere quantificato. Probabilmente è all'ultimo Mondiale, probabilmente anche per questo farà di tutto per trascinare la Croazia.

La rosa della Croazia: - Portieri: Subasić (Monaco), L.Kalinić (Gent), Livaković (Dinamo Zagabria), Letica (Hajduk Spalato). - Difensori: Corluka (Lokomotiv Mosca), Vida (Besiktas), Strinić (Sampdoria), Lovren (Liverpool), Vrsaljko (Atlético Madrid), Pivarić (Dynamo Kiev), Jedvaj (Bayer Leverkusen), Mitrović (Club Brugge), Barisić (Osijek), Nizić (Hajduk Spalato), Ćaleta-Car (Red Bull Salisburgo), B.Sosa (Dinamo Zagabria). - Centrocampisti: Modrić (Real Madrid), Rakitić (Barcellona), Kovacić (Real Madrid), Badelj (Fiorentina), Brozović (Inter), Rog (Napoli), Pasalić (Spartak), Bradarić (HNK Rijeka), Perisić (Inter). - Attaccanti: Mandzukić (Juventus), Kalinić (Milan), Kramarić (Hoffenheim), Pjaca (Schalke 04), Rebić (Eintracht Francoforte), Cop (Standard Liegi), Santini (Caen). - Ct: Zlatko Dalic.

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative