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Mondiali di calcio 2018: Egitto

Egitto
Egitto

12 giugno 2018
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Per la terza volta nella storia, dal 1930 a oggi, l' Egitto si affaccia alla ribalta mondiale. Nelle precedenti due edizioni i 'Faraonì avevano respirato l'aria del torneo iridato sempre in Italia: nel 1934 e nel 1990. Nel primo caso giocarono solo una partita, contro l'Ungheria futura finalista, perdendola e uscendo subito dalla competizione; nella seconda occasione l' Egitto, inserito in un girone di ferro con Inghilterra, Olanda campione d'Europa in carica ed Eire, riuscì a chiudere più che dignitosamente. Due pareggi, però, non gli bastarono per andare avanti e accedere negli ottavi. In quel girone passarono comunque in tre: Inghilterra, Olanda e la ripescata Eire; il sogno degli egiziani si spense proprio all'ultima partita, persa contro l'Inghilterra a Cagliari. Il girone con Russia e Uruguay superfavorite, sulla carta, ai prossimi Mondiali concede poche chance all' Egitto che peraltro deve sciogliere il nodo legato alla presenza o meno di Salah, o in ogni caso alle sue condizioni fisico-atletiche. L'attaccante del Liverpool è uscito con una spalla sublussata (ma non lesionata) dalla finale di Champions, alla quale ha potuto partecipare solo per alcuni minuti, e adesso tiene sui tizzoni un intero popolo. Riuscirà a essere pronto per la Russia? E in che condizioni? Una bella tegola per l' Egitto che fa affidamento sulla sua vena realizzativa, sul suo estro e la classe di livello mondiale. «Io farò l'impossibile per esserci e spingere la 'mià Nazionale - le parole del bomber dei 'Reds' -. Ci sono ancora tanti giorni al nostro esordio (il 20 giugno, ndr) e posso recuperare: sono fiducioso». Salah, protagonista assoluto e a suon di gol in Premier, è il 'front-man' della Nazionale guidata dall'hombre vertical Hector Cuper. È stato proprio l'ex romanista, con una doppietta al Congo sul filo di lana, a regalare la qualificazione a Russia 2018. Da non sottovalutare, sebbene il livello sia diverso, Mahmoud Hassan. Sempre in Premier gioca un altro attaccante egiziano di belle speranze, Ramadan Sobhi, dello Stoke city, classe 1997 e un futuro molto brillante davanti. La difesa appare granitica: spicca il nome di Ahmed Hegazi, che indossa la maglia del West Bromwich Albion, come il gigantesco Ali Gabr che, con i suoi 193 centimetri, rappresenta un garanzia assoluta nel gioco aereo. Ayman Ashraf, difensore dell'Al-Ahly garantisce assieme qualità e quantità. In porta l' Egitto ha già battuto un record nella storia dei Mondiali, con Essam El-Hadary che, dall'alto dei suoi 45 anni, diventerà il portiere più anziano nella storia della Coppa del mondo. Il suo rendimento non sempre è stato all'altezza della sua fama, tanto da metterlo in discussione, però l'esperienza è indiscutibile. Il centrocampo è in mano ai giocatori dell'Al-Ahly, con Abdullah El-Said come punto di riferimento. Salah è il finalizzatore assoluto e totale della manovra. Sempre se ci sarà, ovviamente.

Mohamed Salah. Fantasia e classe, assist e soprattutto gol. Mohamed Salah., dopo essere passato non senza lasciare traccia in Italia, è diventato bomber del Liverpool. Non più ala di punta con il vizio del gol, dunque, ma vero e proprio terminale offensivo dei 'Reds'. Idem nella Nazionale egiziana che, per la terza volta nella propria storia, partecipa alla fase finale di un Mondiale. Ma ora è in ansia per il gioiello di casa, arrivato alla finale di Champions per sfidare Ronaldo e uscito dopo 30' per infortunio. Chissà cos'ha pensato il ct dell' Egitto, Hector Cuper, quando ha visto carambolare sul terreno di gioco di Kiev Salah, trascinato giù da Sergio Ramos. L' Egitto ha tremato e solo la diagnosi post infortunio ha parzialmente tranquillizzato tutti. La sublussazione della spalla non è certo un piccolo inconveniente. Ci vorrà del tempo per guarire, altri giorni per rimettersi in carreggiata. E il Mondiale bussa alle porte. È vero che l'esordio dell' Egitto è fissato per il 20 giugno, dunque mancano diversi giorni, ma la domanda è lecita: in che condizioni sarà il piccolo-grande 'Faraonè? Solo il campo potrà dirlo. Sicuramente il suo infortunio tiene in ansia un'intera nazione che fa leva sulle scorribande dell'ex attaccante di Fiorentina e Roma. «Io voglio esserci e ci sarò», ha rassicurato l'asso egiziano. La dimensione e il peso della sua stagione in Inghilterra sono enormi, così come il valore dei suoi gol, peraltro spesso da cineteca. Ha vinto il premio come calciatore africano dell'anno, che non andava a un egiziano da un quarto di secolo. Il Liverpool ha pagato Salah 42 milioni, prelevandolo dalla Roma, adesso potrebbe venderlo a 142 milioni. A 25 anni si può già parlare di maturità raggiunta e ancora Abramovich si morde le mani per esserselo fatto scappare, visto non rientrava nei piani di Mourinho, ai tempi del Chelsea. Nel calcio, si sa, il gioco di squadra è importante, ma in un Mondiale i singoli possono pesare parecchio. Tutto dipenderà dal suo recupero o meno. Sarà al top? al 50 per cento o al 70? Nella Fiorentina e nella Roma partiva quasi sempre dai 40-45 metri, palla al piede, arrivando meno lucido sottoporta; Klopp nel Liverpool lo ha avanzato di una quindicina di metri e Salah si è trasformato in un bomber implacabile, che segna gol belli e importanti. Ma soprattutto decisivi.

La rosa dell'Egitto: - Portieri: El-Hadary (Al Taawoun), Ekramy (Al Ahly), Awad (Ismaily), El-Shenawy (Al Ahly). - Difensori: Fathy (Al Ahly), Elmohamady (Aston Villa), Abdel-Shafy (Al Fateh), Hegazi (West Bromwich Albion), Gaber (Los Angeles FC), Gabr (West Bromwich Albion), Samir (Al Ahly), Hafez (Lens), Ashraf (Al Ahly), Tarek (Orlando City), Hamdy (Zamalek). - Centrocampisti: Elneny (Arsenal), Said (KuPS), Shikabala (Al Raed), Hassan (Kasimpasa), Sobhi (Stoke City), Hamed (Zamalek), Kahraba (Al Ittihad), Warda (Atromitos), Morsy (Wigan), Abdel Aziz (Zamalek). - Attaccanti: Salah (Liverpool), Mohsen (Al Ahly), Hassan Kouka (Sporting Braga), Gomaa (Al Masry). - Ct: Hector Cuper

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