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Mondiali di calcio 2018: Iran

Iran
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12 giugno 2018
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È una delle cenerentole del Mondiale ma è stata addirittura la seconda nazionale a qualificarsi per la rassegna iridata. È l' Iran allenato dal portoghese Carlos Queiroz che si è garantito il pass per la Russia con addirittura due gare d'anticipo sul termine del terzo round dei gironi. Ha vinto 6 delle prime 8 gare pareggiando solo con Siria e Cina e vincendo il gruppo senza problemi. Nel turno precedente aveva dominato, facendo 20 punti in 8 giornate. A far scattare la festa per le strade di Teheran e di tutto il Paese hanno provveduto le reti di Azmoun e Taremi, scomodando addirittura il presidente Rouhani, che ha twittato: «La vostra vittoria ci ha reso tutti felici, congratulazioni». L' Iran in Russia non è però una novità (ci sarà per la 5/a volta a un Mondiale), ci si era già qualificato quattro anni fa, anche se adesso comincia il difficile, visto che se la dovrà vedere nel girone di qualificazione con Portogallo, Spagna e Marocco. Quattro anni fa lasciò il Brasile con un punticino (frutto del pareggio con la Nigeria), anche se si comportò più che dignitosamente, perdendo di misura contro l'Argentina e 3-1 contro la Bosnia. Sotto la gestione di Carlos Queiroz (ha allenato, tra gli altri, Real, United e nazionale portoghese) la nazionale iraniana ha però fatto il salto di qualità, come dimostrano i risultati delle qualificazioni, guadagnando in autostima e intraprendenza. I suoi punti di forza sono il terzino Beiranvand che gioca nel club iraniano del Persepolis, il veterano Jalal Hosseini (difensore centrale), i giovani terzini Mohammadi e Rezaeian, i talentuosi centrocampisti Saeid Ezatolahi e Saman Ghoddos, mentre davanti occhi sulla coppia destinata a far parlare di sè durante la rassegna iridata: Alireza Jahanbakhsh (AZ Alkmaar) e soprattutto Sardar Azmoun (Rubin Kazan). L' Iran esordirà il 15 giugno contro il Marocco, per poi affrontare la Spagna il 20 giugno e il Portogallo il 25 giugno.

Sardar Azmoun. Superstar in patria, l'iraniano Sardar Azmoun, stella della nazionale guidata da Carlos Queiroz, è cresciuto a vista d'occhio in Russia, prima col Rostov, poi col Rubin Kazan, tanto da attirare su di sè le attenzioni anche di club più prestigiosi. Classe '95, il 'Messi iranianò come viene battezzato in Patria, dove non dimenticano le 22 reti messe a segno in 28 presenza con la nazionale, è un talento con i piedi ma anche un grande personaggio social, come dimostrano i suoi 1,6 milioni di follower su Instagram. Ha soli 23 anni, ma è già finito sul taccuino di Igli Tare, il ds della Lazio che lo avrebbe portato già a Formello la scorsa estate (ci riproverà la prossima) per sostituire il partente Keita, se non fosse sopravvenuto il contenzioso tra i due club russi sulla paternità del cartellino (tanto da finire sul tavolo del Tas che ha poi dato ragione al Kazan). Attaccante dal gol facile, Azmoun ha tutto per diventare una stella, anche se si schernisce quando lo si paragona al fuoriclasse argentino: «Io non dribblo le difese come Messi. Non capisco il perché di questo paragone». Iraniano di origini turkmene, Sardar viene da una famiglia di sportivi: suo padre ha giocato con la nazionale iraniana di pallavolo e inizialmente il giovane Azmoun per qualche anno ne ha seguito le orme prima di darsi al calcio nelle giovanili dei cinque volte campioni del Sepahan. Il suo modello è Ali Daei, considerato un mito in patria, mentre tra i giocatori stranieri ha un debole per Zlatan Ibrahimovic. Lasciato l' Iran appena maggiorenne, Azmoun - un fisico aitante (186 cm per 79 kg) e una tecnica invidiabile - dopo la 'gavettà nel campionato russo, ora con la Coppa del Mondo ha l'occasione per mettersi in vetrina: «Una delle mie ambizioni è di giocare in Premier - ha confessato - Ho sempre immaginato di giocare un giorno con l'Arsenal di Wenger, un tecnico famoso per la fiducia che ha nei giovani». Nessun dubbio invece quando gli si chiede quale sia il suo più grande sogno: «vincere un giorno la Champions». Intanto ha stregato tutti la sera del 23 novembre 2016 quando con un suo gol contribuì alla storica vittoria del Rostov sulla corazzata Bayern Monaco. Il ct Queiroz, che tra United, Madrid e Portogallo ne ha visti tanti di talenti, non ha dubbi: «Ha tutto per imporsi ai massimi livelli, può diventare una grande stella del calcio asiatico».

I convocati dell' Iran: - Portieri: Beiranvand (Persepolis), Mazaheri (Zob Ahan Esfahan), Hosseini (Esteghlal), Abedzadeh (Maritimo). - Difensori: Hosseini (Persepolis), Beitashour (Los Angeles FC), Rezaeian (Oostende), Ghafouri (Esteghlal), Khanzadeh (Padideh), Ansari (Persepolis), Mohammadi (Akhmat), Montazeri (Esteghlal), Aghaei (Sepahan), Noorafkan (Esteghlal), Pouraliganji (Al-Sadd), Hosseini (Esteghlal), Cheshmi (Esteghlal). - Centrocampisti: Shojaei (AEK Atene), Ezatolahi (Amkar Perm), Ghoddos (Ostersund), Dejagah(Nottingham Forest), Abdollahzadeh (Foolad), Ebrahimi (Esteghlal), Torabi ( Iran Saipa), Rafiei (Al-Khor), Hajsafi (Olympiacos), Karimi (Sepahan), Gholizadeh (Saipa), Amiri (Persepolis). - Attaccanti: Ansarifard (Olympiacos), Azmoun (Rubin Kazan), Ghoochannejhad (Heerenveen), Jahanbakhsh (AZ Alkmaar), Taremi (Al-Gharafa), Rezaei (Charleroi). - Ct: Carlos Queiroz

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