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Mondiali di calcio 2018: Polonia

Polonia
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12 giugno 2018
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Squadra di antica tradizione al Mondiale, la Polonia in Russia farà la sua ottava presenza nella fase finale dove per ben due volte, anche se nelle ormai lontane edizioni del 1974 e del 1982, è riuscita a conquistare il terzo posto. Dopo un periodo di buio, l'assenza alla rassegna iridata dura dal 2006, la squadra biancorossa è reduce da una buona prova a Euro 2016, quando raggiunse i quarti di finale e fu eliminata ai rigori dal Portogallo poi vincitore del torneo. La Polonia ha disputato un grande girone di qualificazione, conquistando 25 punti e subendo una sola sconfitta, anche se le tante reti subite, ben 14, sono un aspetto da tenere in considerazione. A guidare la truppa delle aquile c'è sempre Adam Nawalka, ormai da cinque anni in carica come ct. Da giocatore partecipò ai Mondiali del 1978 e fu una bandiera del Wisla Cracovia, la squadra per cui simpatizzava Karol Wojtyla. Il tecnico in poco tempo ha cambiato preparazione fisica e mentale alla squadra, ricostruendo la fiducia attorno alla nazionale. Una parte decisiva nella rinascita polacca l'ha avuta il bomber del Bayern Monaco Robert Lewandowski, capitano e bomber indiscusso con all'attivo più di 50 reti in oltre 90 presenze, I suoi gol, ben 16 nelle eliminatorie, hanno spianato la strada alla qualificazione. Ma la Polonia non è e non può essere solo il suo centravanti, perchè ci sono altri elementi che la rendono formazione da prendere con le molle. Gente del calibro di Piotr Zielinski, Kuba Blaszczykowski, Kamil Glik, Lukasz Piszczek e Wojciech Szczesny, che si alternerà in porta con Lukasz Skorupski, sa bene cosa vuol dire giocare ad alti livelli e possiede la giusta esperienza. Ad assicurare un'iniezione di talento c'è anche Linetty, della Sampdoria. Il modulo preferito dal ct Nawalka è il 4-4-2, con Arkadiusz Milik, attaccante del Napoli decisamente recuperato nelle ultime settimane, davanti a far coppia con 'Lewà, ma nelle ultime amichevoli si è visto anche lo schema 3-5-2. Lewandowski, dopo le qualificazioni, si è un pò lamentato dell'assenza di 'energie freschè, ma non è facile per la guida tecnica trovare sostituti all'altezza. Una panchina 'cortà a livello mondiale può creare problemi in un girone equilibrato come quello che comprende Senegal, Colombia e Giappone. Altro punto interrogativo riguarda proprio il bomber. Se dovesse fermarsi per infortunio, tutto diventerebbe più complicato, caricando Milik di troppa responsabilità.

Robert Lewandowski. Un fuoriclasse come non si vedeva da tempo, e non solo in Polonia. Robert Lewandowski è la stella indiscussa della sua nazionale, e l'idolo calcistico di un Paese intero, che dal suo campione si aspetta meraviglie. Qualcuno lo ha messo nel gruppo dei cinque o sei calciatori migliori del mondo, ma è una responsabilità che non gli pesa, vista la frequenza con cui continua a scuotere le reti avversarie, per la felicità soprattutto del Bayern Monaco. Ma anche di chi segue la selezione polacca, basti pensare che nelle partite delle qualificazioni a Euro 2016 e Russia 2018, in cui le aquile hanno perso solo due volte, 'Lewà ha messo insieme ben 29 reti. Come dire che il passaporto della Polonia porta sempre il suo 'timbrò, inevitabile per il più grande cannoniere polacco di sempre. L'ultima stagione in Bundesliga lo ha visto ancora dominare la classifica dei marcatori, quasi 'doppiandò il suo più immediato inseguitore, e raggiungere la soglia delle 180 reti. Una macchina inarrestabile, su hanno messo gli occhi squadre come il Real Madrid, una delle pochissime che poteva essere in grado di convincerlo ad abbandonare la Baviera dove è adorato. La ridda di voci lo ha un pò distratto durante la stagione, costandogli anche un richiamo dal tecnico Heynckes, ma in breve è tornato ai soliti livelli. Un idolo in Germania, un talismano in Polonia, Lewa è considerato da Nawalka 'la locomotivà della squadra, e da tutti i tecnici che hanno avuto la fortuna di allenarlo 'il perfetto n.9', che unisce fisico, tecnica, agilità ed enorme fiuto del gol ad una grande disponibilità anche a sacrificarsi in difesa. Per i suoi 30 anni, che compirà ad agosto, Robert vuole regalarsi un premio speciale e il Mondiale è l'occasione giusta.

La rosa della Polonia: - Portieri: Bialkowski (Ipswich), Fabianski (Swansea), Szczesny (Juventus); - Difensori: Bednarek (Southampton), Bereszynski (Sampdoria), Cionek (Spal), Glik (Monaco), Jedrzejczyk (Legia Varsavia), Pazdan (Legia Varsavia), Piszczek (Borussia Dortmund); - Centrocampisti: Blaszczykowski (Wolfsburg), Goralski (Ludogorec), Grosicki (Hull City), Krychowiak (WBA), Kurzawa (PSG), Linetty (Sampdoria), Rybus (Lokomotiv Mosca), Zielinski (Napoli), Zurkowski (Gornik Zabrze); - Attaccanti: Kownacki (Sampdoria), Lewandowski (Borussia Dortmund), Milik (Napoli), Teodorczyk (Anderlecht).

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