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Mondiali di calcio 2018: Serbia

Serbia
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12 giugno 2018
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Vincitrice del proprio gruppo delle qualificazioni della zona europea, la Serbia va in Russia decisa a fare bene anche nel torneo iridato, dove nella prima fase giocherà nel gruppo con Brasile, Svizzera e Costarica. Nel frattempo è cambiato il commissario tecnico, visto che Slavoljub Muslin è stato cacciato: ufficialmente a causa del suo ostracismo nei confronti del laziale Sergej Milinkovic-Savic e di altri ragazzi piuttosto promettenti, ma c'è chi dice che sotto ci sia dell'altro, in primis forti dissapori con la dirigenza originati da vari motivi. Così al suo posto è stato promosso il vice-ct Mladen Krstajic, ex difensore che quando c'era da spazzare via l'area non faceva certo i complimenti. In realtà il sogno dei vertici della federcalcio serba era quello di convincere l'ex veronese Dragan 'Piksì Stojkovic, in passato anche presidente federale, a tentare l'avventura da allenatore della nazionale. Ma l'ex leader della Stella Rossa non se l'è sentita di lasciare l'incarico, molto ben retribuito, di guida tecnica dei cinesi del Guangzhou R&F. Ecco allora che è stato promosso Krstajic, che è una figura particolare. Infatti, oltre a fare il ct della Serbia, è il proprietario del Radnik Bijeljina, squadra della città della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina, nel nord del paese, quindi enclave serba in territorio bosniaco. Krstajic ha rilevato il club mentre era in un momento di profonda crisi economica, lo ha rimesso in carreggiata e stabilizzato le finanze, al punto da avere sotto di sé 35 dipendenti tra giocatori e staff tecnico. Ma ora Krstajic pensa soprattutto ad allenare la nazionale e a perfezionare il 4-2-3-1 con cui intende schierare la Serbia al Mondiale, in cui sono titolari gli 'italianì Kolarov, promosso capitano, Basta e Milinkovic-Savic, mentre Ljiac fa la spola tra campo e panchina. Curioso il caso dell'ex napoletano Maksimovic, difensore centrale provato come mediano di rottura a centrocampo. In avanti il tecnico conta su Zivkovic, 21enne stella della Serbia campione del mondo under 20 nel 2015 e ora beniamino della tifoseria del Benfica, Kostic dell'Amburgo e Mitrovic del Fulham. A centrocampo è invece fondamentale la spinta di Matic, 'giocatore serbo dell'annò nel dicembre scorso e disposto a giocare in ogni ruolo, «anche da portiere», pur di continuare ad essere protagonista in nazionale. Anche il suo forte spirito nazionalistico, trasmesso ai compagni, servirà per fare in Russia.

Sergej Milinkovic-Savic. Ha classe, fisico, potenza, ferocia agonistica, tecnica e sapienza tattica. È un centrocampista completo, amante dei colpi di tacco e dei colpi di suola ma anche bravissimo quando non ha il pallone tra i piedi e sa sempre farsi trovare pronto. In più distribuisce assist e segna con frequenza. Ecco perché Sergej Milinkovic-Savic è il prossimo 'mister cento milionì del calciomercato, semmai il presidente della Lazio, Claudio Lotito, deciderà di venderlo. Il patron biancoceleste ha già ricevuto offerte da capogiro, ma ha deciso di aspettare il Mondiale, visto che se le cose in Russia andranno bene il prezzo del cartellino del suo giocatore potrebbe salire ulteriormente. Del resto, se è stato pagato più di cento milioni Paul Pogba, lo stesso deve accadere per il campioncino serbo, che in molti cominciano a considerare migliore del 'Polpo Paul'. Il fatto che prima Sergeyj venisse convocato ma non giocasse, e poi che proprio non fosse chiamato, è costato il posto al ct della Serbia Slavoljub Muslin, che proprio non voleva saperne di utilizzare questo ragazzo fondamentale per la vittoria della sua nazionale nel Mondiale under 20 del 2015. Tutto è cambiato con la promozione del 'secondò Mladen Kristaijc, che considera fondamentale la presenza del campione della Lazio, che vede bene sia da mezzala che da trequartista alle spalle della prima punta. Segno che Milinkovic Savic ci sa fare in ogni zona del campo, come ha dimostrato in maglia biancoceleste, diventando uno dei beniamini del popolo laziale, che semmai ha paura di affezionarsi troppo a questo giocatore che da un momento all'altro, viste le cifre che girano, potrebbe partire. Intanto però Sergej vuole dare spettacolo al Mondiale, ed è probabile che ci riesca.

Questa la lista dei preconvocati della Serbia per i Mondiali: - portieri: Vladimir Stojkovic, Predrag Rajkovic, Marko Dmitrovic, Aleksandar Jovanovic. - difensori : Aleksandar Kolarov, Antonio Rukavina , Milan Rodic, Branislav Ivanovic, Uros Spajic, Milos Veljkovic, Dusko Tosic, Matija Nastasic, Nikola Milenkovic. - centrocampisti: Nemanja Matic, Luka Milivojevic, Marko Grujic, Nemanja Maksimovic, Dusan Tadic, Andrija Zivkovic, Mijat Gacinovic, Filip Kostic, Nemanja Radonjic, Sergej Milinkovic-Savic, Adem Ljajic. - attaccanti: Aleksandar Mitrovic, Aleksandar Prijovic, Luka Jovic. 

 

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