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L’Iran protesta: niente scarpini per colpa di Trump

ROMA. «Dovrebbero scusarsi perché questa condotta arrogante contro 23 ragazzi è assolutamente ridicola e inutile»: il ct dell'Iran, Carlos Queiroz è furioso con la Nike, che per l'embargo imposto...

14 giugno 2018
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ROMA. «Dovrebbero scusarsi perché questa condotta arrogante contro 23 ragazzi è assolutamente ridicola e inutile»: il ct dell'Iran, Carlos Queiroz è furioso con la Nike, che per l'embargo imposto dal presidente Donald Trump all'Iran ha fatto sapere che non potrà fornire gli scarpini alla nazionale iraniana. Il tutto a 24 ore dall'esordio contro il Marocco. Queiroz ha fatto anche appello alla Fifa perché intervenga.

Da Portland la Nike spiega che «le sanzioni decise dal governo Usa comportano che, in quanto azienda statunitense, non possiama fornire in questo momento le scarpe ai giocatori della nazionale iraniana». «I giocatori si abituano al loro equipaggiamento - le parole del ct iraniano - e non è giusto cambiarlo una settimana prima di partite così importanti». Intanto, alcuni calciatori dell'Iran sono stati costretti a comprarsi le scarpe in un negozio di articoli sportivi nella zona delritiro. Nessun problema, invece, per le divise da gioco e allenamento, fornite dalla tedesca Adidas.

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