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«Sarò l’allenatore dei dirigenti Dinamo»

di Mario Carta
«Sarò l’allenatore dei dirigenti Dinamo»

Renato Nicolai da ieri è l’amministratore delegato del club: «Spero di diventare un valore aggiunto in un gruppo già super»

15 giugno 2018
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SASSARI. Renato Nicolai. 55 anni, bolognese, insegna Management dello sport all’università di Bologna ed è cresciuto nel basket facendo crescere il basket a Bologna, Ferrara, Brindisi, Torino. Dove da direttore sportivo ha riportato i gialloblù al top. E in Europa. Da ieri è l’amministratore delegato della Dinamo Sassari. In questi giorni sta chiudendo il suo lavoro a Torino e sarà in città dal 1° luglio, ma è già operativo.

Una figura nuova. Cosa vuol dire amministratore delegato nel basket?

«Vuol dire fare l’allenatore di una squadra di dirigenti. Di un’ottima squadra di dirigenti, come quelli della Dinamo».

Com’è nato il matrimonio?

«Conosco Stefano Sardara dai tempi di Brindisi, abbiamo sempre frequentato le riunioni di Lega, l’ho sempre stimato per il progetto che ha realizzato con la Dinamo. Visto da fuori è un gioiellino e questo anche oltre gli straordinari risultati sportivi, scudetto incluso. Dal nulla ha costruito qualcosa di eccezionale per tutto quel che è intorno allo sport, dal merchandising alle entrate. Non ho mai nascosto la mia ammirazione».

Una stima ricambiata.

«Non sono certo io a dover parlar bene di me. Sono da tanti anni nel basket, ho cominciato alla Fortitudo Bologna, quella che vinceva gli scudetti, da lì ho girato l’Italia e ho fatto tanta esperienza. Penso di aver lavorato bene nel mio campo, sono una persona che si impegna e ci mette passione».

Nessun dubbio dunque nella sua scelta.

«Quando mi ha chiesto di dargli una mano è stato per aggiungermi al gruppo. Io infatti non sostituisco nessuno, non prendo un posto già occupato ma spero di portare un valore aggiunto, con la mia esperienza e la mia passione per l’organizzazione sportiva».

Ora farà l’amministratore delegato. Una promozione.

«Sì, è un passo in avanti. Ero direttore generale con competenze di coordinamento più che pratiche sul campo, ora..».

Ora come intende lavorare?

«Quello che vorrei fare è poter dare una mano all'attuale management, uno staff che ha prodotto il gioiellino Dinamo. Non ho nulla da insegnare loro ma porterò le mie esperienze maturate in tante realtà, anche in giro per l’Europa. Vengo a Sassari con grande umiltà, ma convinto di poter dare una mano».

Lo sa che il suo ruolo sarà anche quello di parafulmine, oltre che di ombrello, per il presidente Sardara?

«Sono sicuro di poter lavorare bene in gruppo, con persone capaci. Ho già visto dall’esterno quanto sono in gamba e sono convinto di poter anche essere il volto di questo gruppo capace, oltre che di assumermi le responsabilità di quel che riusciremo a fare. Sì, so che potrò avere quel ruolo e ne sarà orgoglioso, nel bene e nel male».

Cresce anche la Academy Cagliari.

«Sì, stiamo già lavorando per far crescere anche quella struttura. E le novità per Cagliari non sono finite».

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