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La Coppa del Mondo ritorna a Parigi

La Coppa del Mondo ritorna a Parigi

La Croazia-meraviglia fa paura alla Francia ma deve cedere 

16 luglio 2018
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FRANCIA4

CROAZIA2

FRANCIA (4-2-3-1): Lloris, Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez, Pogba, Kanté (10' st Nzonzi), Mbappé, Griezmann, Matuidi (28' st Tolisso), Giroud (37' st Fekir). All.: Deschamps.

CROAZIA (4-2-3-1): Subasic, Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic (37' st Pjaca), Brozovic, Rakitic, Rebic (26' st Kramaric), Modric, Perisic, Mandzukic. All.: Dalic.

ARBITRO: Pitana (Argentina).

RETI: nel pt 18' Mandzukic (autorete), 28' Perisic, 38' Griezmann (rigore); nel st 14' Pogba, 19' Mbappé, 24' Mandzukic.

NOTE: ammoniti: Kanté, Hernandez e Vrsaljko. Angoli: 6-2 per la Croazia. Recupero: 3' e 5'. Spettatori: 81.030. Var: 1.

MOSCA

Gol (sei in tutto), belle giocate, emozioni, tensione, un'invasione di campo a scopo politico - e un nubifragio che trasforma la premiazione in una sorta di carnevale tropicale. C’è tutto, persino troppo in questa Francia-Croazia. Degna conclusione - troppe volte una finale finisce 1 a 0 o ai rigori - di un Mondiale speciale dal punto di vista dello spettacolo. E la Francia, stringi stringi, merita la Coppa, nonostante un primo tempo fortunato, se paragonato all'impegno profuso dalla Croazia. I ragazzi allenati da Dalic partanno infatti indiavolati, sospinti dai migliaia di tifosi rosso-bianchi che affollano lo stadio. La Croazia ci prova a ondate successive, premendo les Blues nella loro metà campo - bisogna aspettare il 16’ per la prima azione francese. Un minuto dopo, il colpo di scena. Griezman va giù - accentuando un pò troppo la caduta - e si guadagna un calcio di punizione. A batterlo è sempre il numero 7 francese, con una palla a girare. Mandzukic a quel punto si eleva ma il suo colpo di testa a proteggere la porta si trasforma in una involontaria deviazione che fulmina Subasic. Ma la Croazia ha fame. Si vede. Si sente. Così ricomincia da dove aveva lasciato. Al 20’ Modric serve Vida su calcio piazzato ma il difensore croato, di testa, spara alto. Pavard e Mbappè provano allora ad andare via a centro campo ma la difesa si chiude. Poi al 28’ il pareggio, meritato. Perisic riceve in area da Vida, si smarca, e con un sinistro che pare una fiocinata trafigge difesa e portiere francese. Lo stadio viene giù e la sensazione a quel punto è che la Croazia possa volare. Ma non sarà così. Al 32’ Griezman, sempre lui, effettua un corner ma il rimpallo termina sul braccio di Perisic, distante dal corpo. I francesi protestano, l'arbitro chiede l'aiuto del Var e assegna il rigore. E Griezman trasforma.

Per la gioia di Macron che in camicia, sul palco presidenziale, si scatena. La Croazia incassa, ma non si dà per vinta e tenta l'arrembaggio sino alla fine del primo tempo. La Francia se ne rende conto perché dopo l'intervallo rientra più concentrata al 51’, con un gran contropiede, Mbappè pare avere la palla buona per chiudere ma Subasic respinge. Poi l'imprevedibile. La partita viene interrotta da una pacifica invasione di campo da quattro ragazzotti travesti da poliziotti: poi si scoprirà che l'azione è organizzata dalle Pussy Riot in segno di protesta per la «repressione politica in Russia». L'interruzione sembra però confondere più la Croazia della Francia, che al 59’ segna il 3-1 con una gran botta di sinistro di Pogba dal limite dell'area. Una partita normale potrebbe anche finire qui. Ma questa non è una partita normale. La Francia, non paga, continua l'assalto e al 65’ è il momento di Mbappè, che sigilla con il gol del 4-1 un mondiale scintillante. Beh, uno pensa, ormai è andata davvero. Sì e no, perché al 69’ Lloris pensa bene di fare lo sbruffone e tenta un dribbling inutile su Mandzukic, che di rapina segna il secondo gol per la Croazia, quasi riaprendo la partita. Quasi perché la Croazia spinge ma a parte un tiro dal limite al 77’ di Rakitic non può fare il miracolo. E alla fine, in campo e fuori, la festa è solo francese.

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