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IL CAMPIONE DEI CRUISER 

«So quanto vale questa vittoria ora un po’ di riposo, poi il futuro»

PORTO TORRES. «Quando ho sentito il verdetto dalla voce dello speaker ho alzato lo sguardo al cielo pensando che Alberto e Maurizio sarebbero stati orgogliosi di questa grande serata». Queste le...

16 luglio 2018
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PORTO TORRES. «Quando ho sentito il verdetto dalla voce dello speaker ho alzato lo sguardo al cielo pensando che Alberto e Maurizio sarebbero stati orgogliosi di questa grande serata». Queste le prime parole di Tore Erittu dopo aver riconquistato il titolo italiano vacante dei i massimi leggeri contro il romano Luca D’Ortenzi. Un pensiero verso i due maestri di boxe che lo hanno accompagnato durante la sua carriera di pugile e lo hanno plasmato come atleta e come uomo. Alberto Mura negli anni di formazione da dilettante nella palestra del Boxing Club e Maurizio Zenoni quando ha cominciato la sua avventura pugilistica a torso nudo.

«Per me era importante regalare una emozione sportiva di questo tipo al numeroso pubblico che ha assistito al match – aggiunge Erittu – e la coincidenza di aver riconquistato il tricolore nella mia città, da attore protagonista assieme al mio team, è la classica ciliegina sulla torta che mi ripaga dei tanti sacrifici di questi mesi di allenamenti».

Un verdetto unanime quello espresso dai giudici e dall’arbitro che conferma la determinazione del boxeur per riprendersi la corona dei cruiser davanti alla gente di casa. «É stata una grande battaglia – ricorda il neo campione italiano – e ho avuto un po’ di difficoltà solo in occasione del secondo round: ho stretto i denti e sono rientrato con lucidità nell’incontro, continuando poi la risalita sino alla fine. Il mio avversario era più giovane e aveva una gran voglia di prendersi per la prima volta il titolo vacante, però dall’altra parte ha trovato un pugile tenace che ha meritato la vittoria». Un successo costruito anche viaggiando sull’asse Sassari-Olbia quello del pugile portotorrese, dove l’incontro con il maestro Egidio Pellegrino e con l’ex campione europeo Simone Malodrottu si è rivelato vincente in tutti i sensi.

«Per un anno ho lavorato sulla testa e sulle emozioni, riuscendo a controllarle, seguendo passo dopo passo gli insegnamenti dei maestri e raggiungendo quella maturità che ti dà la consapevolezza dell’obiettivo che devi raggiungere: ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino e hanno creduto nella mia voglia di rivalsa». Davanti al golfo dell’Asinara Tore Erittu ha ottenuto il terzo titolo italiano della sua carriera e ora vuole godersi la bella stagione in attesa delle prossime decisioni. Quali saranno i prossimi passi? «La prospettiva attuale è quella di riposare, restando vicino a mia figlia e alla mia famiglia, poi deciderò il da farsi. Ora mi godo l’impresa». Nei due incontri prof che hanno fatto da prologo, convincente vittoria per il medio nuorese Alessandro Goddi, ko tecnico al serbo Bojan Radovic, e per il turritano Gabriele Cossu sull’altro serbo Nemanja Sablyov.

Gavino Masia

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