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Pavoletti: «Voglio restare a Cagliari ho sposato un progetto»

di Roberto Muretto
Pavoletti: «Voglio restare a Cagliari ho sposato un progetto»

Il bomber rossoblù mette a tacere i rumors su un possibile addio. «Le idee dell’allenatore mi piacciono, sta a noi adesso metterle in pratica»

16 luglio 2018
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«In Sardegna ho sposato un progetto, voglio rimanere al Cagliari e fare bene». Leonardo Pavoletti mette così a tacere i rumors che nei giorni scorsi lo davano nella lista dei partenti. L’attaccante è motivatissimo: «Cagliari è fatta a misura d’uomo, c’è un clima bellissimo. Sono stato accolto bene, mi sembra di stare nell’isola da una vita. È il posto ideale per fare crescere la famiglia». Parole al miele per le orecchie del presidente Tommaso Giulini che ha versato, complessivamente, 12 milioni di euro nelle casse del Napoli per acquisire il suo cartellino a titolo definitivo. «L’obiettivo è quello di fare meglio della scorsa stagione - aggiunge -, conquistando la salvezza senza sofferenze. Dobbiamo ripartire dalle certezze maturate nel finale della passata stagione, dall’entusiasmo che si è creato nel momento più difficile».

Leo e Maran. Col nuovo tecnico si è subito creato un rapporto speciale. «Ci sta trasmettendo le sue idee - spiega Pavoletti -, noi stiamo lavorando per memorizzare la sua filosofia di gioco. Il mister crede molto nel calcio corale, ognuno di noi deve sapere che movimenti fare a seconda della zona di campo dove arriva la palla. La velocità di pensiero diventa fondamentale ».

Leo e i nuovi. Finora sono tre gli acquisti che l’attaccante passa in rassegna così «Srna si è subito integrato nel gruppo. È’ un giocatore che può darci tanto. È non solo per i cross che potrà farmi ma soprattutto perchè a noi servono calciatori che hanno personalità. Cerri ha un fisico imponente e per la prima volta giocherà con un attaccante che ha queste caratteristiche. Non sarà un problema. Castro sappiamo cosa ha fatto al Chievo e ha il vantaggio di conoscere cosa chiede il mister. Non è poco».

Leo e il modulo. Probabilmente quest’anno si tornerà al trequartista. Sembra questa l’idea di Rolando Maran, che potrebbe cambiarla in corso d’opera. «Per la prima volta la scorsa stagione ho giocato in un 3-5-2- commenta Pavoletti - e mi sono trovato bene. I moduli, secondo il mio modo di pensare, sono numeri, ciò che conta è lo sviluppo del gioco in campo. Il mister sa benissimo come sfruttare il nostro potenziale, noi dobbiamo metterci a disposizione. I calciatori intelligenti sanno adattarsi a qualsiasi circostanza».

Leo e la passata stagione. Pavoletti non dimentica che sono stati mesi travagliati e il fantasma della serie B stava per materializzarsi. «Per carattere sono ottimista ed ho sempre avuto fiducia che ce l’avremmo fatta. Credo che le vicende di fine campionato ci abbiano rafforzato e cementato ancora di più il gruppo. Ripartire da quelle certezze sarà la nostra forza per migliorarci».

Leo e il Mondiale. Lui aveva scommesso sulla Croazia ed è dispiaciuto per la sconfitta. «Sarei stato felice per Srna (il difensore ha usufruito di un permesso speciale per andare a seguire dal vivo la finale ndr) e Pajac, due compagni di squadra con i quali ho già instaurato un buon rapporto. Ha vinto la Francia che ha meritato, anche se è stato un po’ aiutata dalla fortuna. Adesso pensiamo a noi, prepariamoci bene perchè ci aspetta una stagione complicata perchè il livello del campionato è cresciuto».

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