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Romagna e il Cagliari: «Qui per crescere»

di Mario Frongia
Romagna e il Cagliari: «Qui per crescere»

Il giovane difensore centrale non teme CR7 e company: «Sarà un campionato bellissimo e voglio farmi trovare pronto»

17 luglio 2018
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CAGLIARI. Un attimo di esitazione e lo sbarbatello che brucia le tappe avrebbe potuto giocare, o almeno allenarsi, con Cristiano Ronaldo: «No, la scelta di Cagliari è stata perfetta. Un ambiente è l'ideale per maturare e crescere». Filippo Romagna, scuola Juventus, capitano dell'Under 21, non ha rimpianti. E non scomoda possibilità europee, scudetti, coppe a portata di mano. Alla seconda stagione in A, il difensore centrale pareva in rossoblù di passaggio. Per farsi le ossa, alla corte di Rastelli e sotto lo sguardo incoraggiante di Ceppitelli e Pisacane. E invece la storia mette tutti in fila. «Ripeto, punto a fare meglio individualmente e come collettivo. Siamo tutti convinti di poter fare bene anche per evitare la situazione dell'anno scorso, con la salvezza colta alla fine».

Rapido e brillante. Romagna, 21 anni compiuti lo scorso 26 maggio, ieri nel dopo allenamento del mattino a Pejo, ha unito i puntini. Dal modulo e i sistemi di gioco alle aspettative, passando per i compagni e il campionato. «Dietro a tre o a quattro? Sono moduli con dinamiche diverse ma a livello personale per me non fa nessuna differenza. In fin dei conti, il mio compito resta sempre quello difendere e impostare e non ho nessuna preferenza per un particolare sistema di gioco». Diretto, sorridente, certo del fatto suo. Eppure, umile. «Qualsiasi modulo deve partire dalla compattezza: la chiave per cercare di prendere meno gol possibili». Sulla filosofia di Maran, poche storie: «A noi giocatori spetta cercare di mettere in pratica le idee di mister Maran. È un allenatore che partecipa in modo attivo all'allenamento. Ed è molto chiaro nell'esplicitare e chiarire i suoi concetti di calcio».

CR7 e gli altri. Cristiano Ronaldo ma non solo. «Tutte le squadre hanno attaccanti fortissimi. Ma è stimolante affrontarli e cercare di fermarli. Naturalmente si rischia di commettere qualche errore, ma solo giocando contro i migliori alla fine si cresce davvero. Non ho idea – rimarca Filippo – di quali siano gli avversari semplici in serie A». Intanto, la World Cup di Russia 2018 offre un'analisi comparata. «La Francia campione del mondo è esempio concreto di quanto paghi investire sui vivai: ha vinto schierando tanti giovani. Il Cagliari – sottolinea Romagna – è l'ambiente perfetto. I giovani possono crescere con tranquillità, è una piazza che consiglio a tutti». Sulla maglia azzurra poche storie. «Giocare con l'Italia è sempre un orgoglio e un'emozione particolare: lo dico con l'orgoglio di chi ha giocato in tutte le rappresentative giovanili. A fine anno con l'Under 21 avremo l'Europeo qui in Italia. Lotterò per conquistarmi un posto, ma la convocazione passa dalle mie prestazioni col Cagliari. La Nazionale di Mancini? Non ci penso, devo fare bene in rossoblù e con l'Under».

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