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Cagliari, «Mi sento sardo e amo questa maglia»

Roberto Muretto
Cagliari, «Mi sento sardo e amo questa maglia»

Fabio Pisacane si prepara per la nuova stagione: «Nessuno mi ha mai regalato nulla, sono umile ma sogno in grande»

25 luglio 2018
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PEJO. Il "guerriero" si prepara per un'altra stagione da protagonista. Fabio Pisacane (il sindacalista della squadra) si allena con l'impegno di sempre. Non è tanto bravo con le parole, a lui piacciono i fatti. Sa cosa significa soffrire, nella sua vita nessuno gli ha regalato niente, tutto ciò che si è conquistato è frutto di sacrifici, dedizione, perseveranza, per usare un termine che piace molto al presidente Giulini. «Io resto, sono legato a questa terra - le sue parole -. I miei figli stanno crescendo qui. Ormai conosco i sardi, così come loro conoscono me. Cerco di dare il meglio di me stesso per questa maglia e per questa gente. Ho un contratto col Cagliari che scade tra un anno, ma non parlo con altri club, non sarebbe corretto. Il mio procuratore è in contatto col presidente, vedremo. Io sarei felice di indossare ancora questa maglia».

Lavoro, lavoro, lavoro. Una parola che il difensore ripete spesso. L'umiltà è una dote non comune, Pisacane è sicuramente un campione di modestia. «Personalmente sogno in grande - spiega -, ma so stare con i piedi per terra. Cercherò di sfruttare ogni occasione che mi verrà concessa. Non mi sento una riserva e nemmeno un titolare, provo sempre a dare il massimo in allenamento e nelle partite».

Fabio e Rolando. Con tutti gli allenatori Pisacane ha sempre avuto un buon rapporto. A Maran piacciono i giocatori che lottano e non si risparmiano. «A Cagliari ho avuto tre tecnici e da ognuno di loro ho imparato qualcosa. Sono riconoscente a Rastelli perchè mi ha portato in questa piazza, facendomi crescere. Lo sono anche a Lopez, una persona onesta e coerente. Il giudizio su Maran non lo posso dare, ci conosciamo solo da venti giorni. Per lui parla il suo curriculum. E poi, chi sono io per dare giudizi sul mister? Devo solo pensare a lavorare bene».

Il ruolo. Quello preferito da Pisacane è il centrale. «Non sono contento se faccio il terzino destro, in quella zona di campo c'è da soffrire. Anche se per il Cagliari andrei anche in porta. Inutile negare che da centrale posso esprimermi meglio. Sono a disposizione del mister».

Obiettivi. Quello del difensore è convincere il presidente a rinnovargli il contratto e fare meglio della passata stagione. «La salvezza va conquistata senza soffrire. Lo scorso anno ci ha insegnato tante cose, per fortuna i valori umani e calcistici ci hanno consentito di centrare un traguardo che sembrava compromesso».

La prossima stagione. Pisacane pensa positivo. «Mi preparo con attenzione e meticolosità. Inutile fare promesse, il verdetto lo darà come sempre il campo».

Fabio e Ronaldo. Un "fenomeno" che darà lustro alla serie A. Mi affascina l'idea di trovarmelo di fronte. Non perchè ho la presunzione di poterlo fermare, semplicemente è un onore sfidare un campione come lui. Gli chiederò la maglia? Non lo so, averla non mi dispiacerebbe».
 

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