Un’arbitra sarda nella A di pallavolo
Piera Usai fa cadere un altro muro. Ex giocatrice, ha scalato tutte le categorie
31 luglio 2018
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Cade un’altra frontiera, nella prossima stagione di pallavolo, per quanto riguarda la Sardegna. Piera Usai, 33 anni, sarà infatti la prima donna arbitro nata nell’isola a dirigere in serie A.
Nata a Cagliari e lombarda di adozione, è stata scoperta come “fischietto” sui banchi del liceo dal professore di educazione fisica Maurizio Carta, in Sardegna. Una volta cominciato ha trasferito la sua passione nel Continente, continuando ad arbitrare nel Lazio. Ed è una esperta a tutto tondo, visto che per anni ha ricoperto il doppio ruolo di giocatrice e di arbitro sino a quando ha dovuto operare una scelta definitiva, optando dunque per il fischietto.
Piera si è fatta le ossa nel mestiere proprio nella sua terra natia, seguendo sul campo esempi come Fabio Gini, Pierluigi Orpianesi e Alessandro Gabriele, prendendo appunti a ogni partita seguita ed imparando, un poco alla volta, sempre di più. E sempre meglio, tanto da riuscire a scalare con costanza tutte le categorie, fino a raggiungere il top.
Di professione la Usai è ingegnere e lavora come ispettore in un gruppo bancario, e questo è stato l’approccio che le ha dato la grinta, l’entusiasmo e la determinazione per riuscire approdare nella serie A, una tappa che il fischietto cagliaritano considera importante, ma che pure non vede come traguardo ultimo della sua carriera arbitrale. Non essere un ispettore sui campi. Rispettare le squadre, il sacrificio e l’impegno delle società, con l’obiettivo di rappresentare nel miglior modo possibile la verità con il fischietto, è la chiave di lettura di ogni gara.
Piera Usai quando ha avuto la notizia dell’ufficialità della sua promozione si è detta ovviamente emozionata, anche per il fatto di essere la prima donna arbitro espressa dalla terra sarda in serie A. È infatti fiera di rappresentare le sue origini come attuale unico esponente dell’isola nella massima serie, ma ha espresso l’auspicio di essere la prima di tante altre colleghe e colleghi nel prossimo futuro, Perché con impegno, costanza e dedizione, tutto è possibile, e Piera Usai lo ha dimostrato. (f.f.)
Nata a Cagliari e lombarda di adozione, è stata scoperta come “fischietto” sui banchi del liceo dal professore di educazione fisica Maurizio Carta, in Sardegna. Una volta cominciato ha trasferito la sua passione nel Continente, continuando ad arbitrare nel Lazio. Ed è una esperta a tutto tondo, visto che per anni ha ricoperto il doppio ruolo di giocatrice e di arbitro sino a quando ha dovuto operare una scelta definitiva, optando dunque per il fischietto.
Piera si è fatta le ossa nel mestiere proprio nella sua terra natia, seguendo sul campo esempi come Fabio Gini, Pierluigi Orpianesi e Alessandro Gabriele, prendendo appunti a ogni partita seguita ed imparando, un poco alla volta, sempre di più. E sempre meglio, tanto da riuscire a scalare con costanza tutte le categorie, fino a raggiungere il top.
Di professione la Usai è ingegnere e lavora come ispettore in un gruppo bancario, e questo è stato l’approccio che le ha dato la grinta, l’entusiasmo e la determinazione per riuscire approdare nella serie A, una tappa che il fischietto cagliaritano considera importante, ma che pure non vede come traguardo ultimo della sua carriera arbitrale. Non essere un ispettore sui campi. Rispettare le squadre, il sacrificio e l’impegno delle società, con l’obiettivo di rappresentare nel miglior modo possibile la verità con il fischietto, è la chiave di lettura di ogni gara.
Piera Usai quando ha avuto la notizia dell’ufficialità della sua promozione si è detta ovviamente emozionata, anche per il fatto di essere la prima donna arbitro espressa dalla terra sarda in serie A. È infatti fiera di rappresentare le sue origini come attuale unico esponente dell’isola nella massima serie, ma ha espresso l’auspicio di essere la prima di tante altre colleghe e colleghi nel prossimo futuro, Perché con impegno, costanza e dedizione, tutto è possibile, e Piera Usai lo ha dimostrato. (f.f.)