La Nuova Sardegna

Sport

Nuorese, squadra da rifondare

Nuorese, squadra da rifondare

Ancora non è stato ufficializzato alcun acquisto. Alessandro Cadau lascia «ma non senza rimpianti»

06 agosto 2018
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. I ripescaggi in serie “D” sono stati chiusi nei giorni passati, e non c’è stato spazio per la Nuorese. Il club verdazzurro ricomincerà il suo percorso dall’Eccellenza.

Già da mercoledì è prevista la prima presa di contatto per la nuova stagione al comunale Franco Frogheri. Ci sarà di certo il tecnico Fabio Fraschetti, riconfermato in panchina. Ma non si conoscono i nomi dei giocatori.

La società del presidente Michele Artedino infatti non ha ufficializzato alcun acquisto. Mentre diversi dei giocatori nella rosa nel campionato appena trascorso si sono accasati da altre parti. Ultimo, il difensore Alessio Lazazzera che giocherà con la Torres in D. Con lui anche Daniel Bilea. Hanno trovato sistemazione sempre in quarta serie Strumbo (Rotonda) e Goh (Trestina). Degli atleti in formazione nella prima parte della stagione, da segnalare la scalata alla serie A svizzera, con i colori del Xamax, di Hamed Konè, la mezza punta ivoriana che a Nuoro non ha avuto fortuna, anche perché giocatore con numeri difficili da esaltare in un torneo di quarta serie.

Il bomber Giuseppe Meloni cerca il rilancio professionale a Muravera, formazione di Eccellenza, ma che non nasconde di puntare a tornare nella serie superiore, conosciuta negli anni passati.

Del progetto calcistico serrabese sarà parte anche l’altro fresco ex verdazzurro, Alessandro Cadau. Lascia Nuoro dopo 4 anni di serie D, non senza rimpianto: «Chiudere con la Nuorese non è stato semplice. Ancora più triste andare via dopo una retrocessione. A un certo punto però dovevo scegliere per il mio futuro, e la Nuorese era ancora alle prese con il dilemma sulla categoria in cui giocare. Il Muravera è il club che più mi ha coccolato, pur in presenza di altre proposte anche dalla quarta serie. Ho pure pensato fosse giusto riprendere dall’Eccellenza, dov’ero retrocesso con la Nuorese, e riconquistarmi la serie superiore sul campo». I quattro anni a Nuoro però sono fissati nella mente e conservati nel cuore dell’atleta originario di Fonni, che con molta testardaggine, oltreché che per le sue doti pedatorie, ha scalato diversi gradini nel calcio: «L’esperienza è stata bella. Sono grato ai dirigenti Tuffu e Chironi che a suo tempo mi hanno portato in verdazzurro, e al presidente Artedino. Poi come non pensare ai tifosi, sempre calorosi, agli ultras che non hanno mai fatto mancare il loro appoggio, anche in trasferta». Tra le figure fondamentali alla Nuorese cita l’allenatore Mariotti, «con cui ho lavorato molto bene».

Identico pensiero anche per Fraschetti, l’ultimo mister, nonostante la stagione infelice: «L’ultima è stata un’annata balorda, dove certo ha avuto il peso negativo il fatto di essere partiti in ritardo, di avere cambiato tre mister, oltre alla rosa, rivoluzionata a dicembre. Da parte nostra tuttavia non è mancato l’impegno, anche se quando si retrocede qualche responsabilità ce l’hanno tutti».

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative