La Nuova Sardegna

BERLINO. Sudore e fatica a volontà, gambe doloranti e soddisfazione. Gli Europei di Andrea Agrusti sono tutti nella smorfia di fatica che diventa un sorriso nel momento in cui l’atleta sassarese taglia il traguardo di Berlino. L’undicesimo posto nella 50 chilometri di marcia è un risultato che lascia pienamente soddisfatto l’azzurro. «La gara è stata veramente difficile – racconta Agrusti –, già dalla partenza c’era un caldo torrido che ha condizionato tutti e compromesso la gara di tanti atleti. Nel complesso devo dire che a me è andata abbastanza bene. Puntavo a fare un tempo vicino a quello che poi ho effettivamente realizzato. Venivo da un infortunio abbastanza serio al tendine del tibiale patito dopo i mondiali a squadre in Cina, che mi ha tenuto ai box per un mese. La preparazione è andata bene ma non sono stato in grado di ritrovare la forma necessaria per attaccare il mio personale».

Le aspettative non erano dunque altissime, ma il marciatore delle Fiamme Gialle non si è risparmiato. «Forse in condizioni climatiche diverse sarei riuscito a fare di meglio – racconta – ma alla fine vedendo la giornata e i tanti marciatori che sono letteralmente “scoppiati” a causa del calcio, non posso che essere soddisfatto. Più o meno ho seguito il piano che avevamo studiato: ritmo piuttosto agile nella prima metà di gara, per poi cercare di tenere o aumentare il passo nella seconda parte. Più o meno la cosa è riuscita anche abbastanza bene, non c’è stato un cambio netto ma va bene così. Al 25° chilometro sono passato in ventiquattresima posizione, e al traguardo sono arrivato undicesimo, e questo fa capire cosa può essere successo nel frattempo».

«La posizione finale mi soddisfa al cento per cento – conclude Agrusti –. Con il mio allenatore ci eravamo posti l’obiettivo di entrare tra i primi 12 in Europa. Ci sono riuscito, ed è stata una grande esperienza. Ora pensiamo a recuperare le energie fisiche e mentali e poi inizieremo a pensare ai prossimi obiettivi». (a.si.)