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«Filippo ha corso bene, bravi gli altri»

Andrea Sini
«Filippo ha corso bene, bravi gli altri»

Atletica, Salvino Tortu analizza la finale europea dei 100 metri: «Niente alibi, ha trovato avversari più veloci»

09 agosto 2018
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SASSARI. La finale più veloce degli ultimi trent’anni, tre britannici e un giamaicano naturalizzato turco a fare da mattatori. In mezzo, unico bianco tra gli otto finalisti, i sogni e le speranze di Filippo Tortu. La grande stella azzurra della velocità volta pagina dopo la gara di martedì, con il quinto posto con 10”08 che lo ha lasciato all’asciutto di medaglie ma che, rivista a freddo da tutte le angolazioni, non può che essere considerata in maniera positiva.

Ieri lo sprinter sardo-brianzolo ha dormito sino a tardi, si è schiarito le idee dopo lo sfogo fatto a caldo in diretta tv e ha preso in mano lo smartphone, cosa per lui non troppo abituale. «Grazie a tutti per l'incoraggiamento e i bellissimi messaggi – ha scritto sui social –. Un ringraziamento particolare a coloro che sono venuti a Berlino per sostenermi». Alcuni tifosi arrivati dall’Italia, in effetti, ieri mattina si sono presentati persino sotto il suo hotel per salutarlo e fargli i complimenti.

Da parte di papà Salvino, suo allenatore e “stratega”, nessuna recriminazione. «Per me ha fatto una grande gara – dice –, ha solo trovato chi è andato più forte di lui, senza nessun alibi. Se si fosse buttato sul traguardo anziché rallentare un po’ negli ultimi metri sarebbe arrivato quarto e avrebbe fatto 10”05. Con un metro di vento a favore sarebbe andato sotto i 10”».

Insomma, davvero i vari Hughes (9”95), Prescod (9”96) e Harvey (10”01) sono stati più bravi, se è vero – come evidenziato dalla Federazione – che con 10”08 nelle ultime 23 edizioni degli Europei sarebbe andato a medaglia in 22 occasioni. Filippo Tortu, forte del 9”99 centrato a Madrid a fine giugno, ha corso in maniera fluida con l’obiettivo di migliorarsi ancora, ma semplicemente non è bastato.

Nessun dubbio, da parte dello staff tecnico, sul fatto che dopo Madrid fosse necessario fermarsi. Avere saltato il meeting di Montecarlo ha fatto sì che la stella delle Fiamme Gialle arrivasse all’appuntamento di Berlino dopo un mese e mezzo senza gare ufficiali. Una scelta legata al forte contraccolpo emotivo causato dal favoloso 9”99 che ha cancellato il record di Pietro Mennea.

Salvino Tortu taglia corto. «Rifarei assolutamente tutto quello che ho fatto, Filippo era veramente in forma e ha corso una grande gara».

Domenica c’è la 4x100. Sognare non è proibito.

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