La Nuova Sardegna

CAGLIARI. «La Coppa Italia? Ci teniamo, eccome». Il Maran pensiero si sintetizza così. «Dobbiamo confermare le buone prestazioni e i miglioramenti avuti. Col Palermo è la prima gara ufficiale, in questo periodo le differenze tra le categorie si livellano. Dovremo confermarci e fare attenzione". Il messaggio è chiaro. L'allenatore rossoblù accelera: «C'è curiosità, voglio vedere come si comportano e approcciano alla gara i ragazzi. Ho detto al gruppo che questa è "la partita", ci stiamo lavorando da una settimana. Voglio che lottino sempre, far calare la concentrazione sarebbe la cosa peggiore».

«Ci sono migliaia di motivazioni per cui dobbiamo passare il turno - aggiunge Maran -. Intanto, perché è la prima gara ufficiale. La coppa Italia è importante e non voglio che la si sminuisca. Dobbiamo sempre andare in campo per battere l'avversario. Se non lo facciamo non diventeremo mai una squadra di caratura». Spazio anche alla tattica e alle insidie del match con i siciliani: «La squadra deve supportare l'azione offensiva: se riempiamo l'area avversaria in maniera passiva non serve a niente. Dobbiamo saper ribaltare l'azione e accompagnarla. Il Palermo? Ambisce alla promozione e ha un organico di livello».

Sui singoli, il percorso è già stato tracciato. Maran parte da Bradaric. «Filip è un po' indietro, se c'è la possibilità voglio vederlo giocare. Per Joao sono contento, . Fino ad ora non ha mai avuto la certezza di quando sarebbe finito il suo calvario, ora ha un obiettivo. Sau? Lo stimo molto, non l'ho mai messo sul mercato».

Mario Frongia