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Barella alla Nainggolan: Maran ci crede

di Roberto Muretto
Barella alla Nainggolan: Maran ci crede

Esperimento riuscito nella gara col Palermo, la stessa soluzione potrebbe essere riproposta domenica a Empoli

14 agosto 2018
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CAGLIARI. Magari può sembrare una frase fatta, ma dire che il Cagliari di Maran sta prendendo forma è la fotografia dello stato dell’arte. La squadra sta assimilando in fretta i concetti calcistici del nuovo allenatore, riesce a metterli in pratica per larghi tratti delle partite, commette errori che vanno corretti sia sul piano tattico che su quello mentale. La strada che i rossoblù stanno percorrendo è quella giusta. Aver passato il turno di Coppa Italia è stato importante, il modo migliore per prepararsi al debutto in campionato, domenica prossima a Empoli.

Pregi. Intanto la circolazione della palla. È fluida, si gioca massimo a due tocchi, si sfruttano gli inserimenti sulle corsie e gli spazi vengono attaccati con più continuità. Il pressing alto è una delle cose sulle quali Maran lavora tantissimo. Rimpicciolire il campo agli avversari, conquistare il pallone e ripartire in velocità, è una caratteristica che deve distinguere il Cagliari in questa stagione. Il tecnico trentino su questo aspetto non transige e quando la squadra non pressa come dovrebbe, dalla panchina si fa sentire.

Difetti. Due quelli emersi dalla gara col Palermo. Il primo è l’aspetto mentale. Il riferimento è a come la squadra ha approcciato il secondo tempo. È entrata in campo rilassata, dando per scontata la qualificazione. Il risultato è stato che gli avversari hanno preso coraggio e guadagnato campo. Un atteggiamento che bisogna evitare perchè in campionato i cali di concentrazione si rivelano quasi sempre letali. Da migliorare anche la fase di non possesso, fatta molto bene nel primo tempo del match di Coppa Italia, un po’ meno nella ripresa quando i rossoblù hanno perso le distanze tra i reparti e i siciliani hanno goduto di troppa libertà nelle ripartenze.

Esperimento. Forse non è il termine esatto ma Barella vertice alto del rombo di centrocampo è stata una piacevole sorpresa. Il “gioiellino” rossoblù ha dimostrato che può adattarsi bene a questo ruolo. Rispetto a Ionita, ha più tempi di inserimento, dà meno punti di riferimento ed è più portato a cercare la conclusione verso la porta. Ionita, che aveva dato la disponibilità a fare la mezzala, forse preferisce giocare da esterno, posizione che gli consente di dare un contributo maggiore nella fase di non possesso e sfruttare al massimo le sue doti fisiche. In attesa che Joao Pedro sconti la squalifica, la soluzione vista domenica sera può essere la novità tattica dell’ultimo momento, che magari Maran riproporrà anche per l’esordio in campionato.

Considerazioni. Il mercato chiude venerdì alle 20. Il Cagliari acquisterà sicuramente un difensore centrale e sta riflettendo se concentrarsi anche su un esterno sinistro. Da quella parte i giocatori di ruolo sono Lykogiannis e Pajac. Entrambi hanno buona gamba, attaccanno sempre la fascia, sono dotati di un ottimo piede e sanno crossare in corsa. Da rivedere la fase difensiva, tutti ne due hanno ancora molto da imparare. Forse è proprio questo l’aspetto sul quale il direttore sportivo Carli, Maran e Giulini stanno ponendo l’accento. È vero che c’è sempre il jolly Padoin, ma è meglio non ripetere gli errori fatti la scorsa stagione, perchè un calciatore adattato in un ruolo, non sempre riesce a dare il meglio Ci saranno delle cessioni perchè in questo momento sono tre gli “esuberi” nella rosa. Capuano e Andreolli sono i primi della lista, ma anche Colombatto andrà in prestito.

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