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Pavoletti non è geloso: spazio per tutti

Il bomber di coppa: «Con Farias mi trovo bene e anche Han tornerà utile»

14 agosto 2018
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CAGLIARI. La gioia senza confini. Per la doppietta e per il primo figlio, atteso ad ottobre. Leonardo Pavoletti, bomber che sa di buono. In campo e fuori. Con un filo, da livornese doc, di sana autoironia: «La doppietta di piede fa scalpore, ma in carriera non ho fatto gol solo di testa, cosa che è diventata quasi una barzelletta».

Intanto, dopo quattro test durante i quali è rimasto all'asciutto (Cremonese, Fenerbahce, Trabzonspor e Atletico Madrid), le reti che contano nel 2-1 inflitto al Palermo vale il quarto turno in Coppa Italia. «Abbiamo iniziato bene, poi ci ha frenato caldo e stanchezza, ma contava vincere e ci siamo riusciti. Il mister - spiega il centravanti del Cagliari - mi ha detto che il suo Chievo era una delle squadre che crossavano di più».

Il numero 30 amplia l'analisi. E parte da Rolando Maran: «Il mister è molto bravo e ha impresso le sue idee. Questo è importante perché in campo spesso si gioca a memoria».

Insomma, cose che funzionano, ben altra musica rispetto alla passata stagione, tra idee e scelte che hanno fatto collassare la squadra. «Il trequartista? Barella e Ionita stanno facendo molto bene e questo aiuta a non essere isolato là davanti. Quando stoppi il pallone trovi sempre una soluzione e ti senti più tranquillo, è come giocare con tre punte».

Il messaggio è chiaro. Il Cagliari sta trovando coesione e intesa. «Ci saranno gare in cui avremo bisogno di più fisicità e potrò giocare con Cerri, altre magari in cui servirà rapidità. Ma il campionato è lungo, servono anche altre soluzioni» ammette Pavoloso. Che rilancia su Farias: «Con Diego mi trovo bene. Col finale di stagione ha fatto capire di essere un grande giocatore. Bradaric? Un ragazzo introverso, abbiamo due croati in squadra e si sta legando più a loro. Col tempo porteremo dentro anche lui. Nel gruppo non mancano le battute». Inevitabile un pensiero su Han. «Si può pensare che sia un po' indietro nella gerarchia, ma l'anno scorso abbiamo perso due giocatori e ci siamo trovati in mezzo alla strada. Avremo bisogno di tutti, l'allenatore è sincero e ha fatto capire che tutti troveranno spazio. No, non manderei via Han, è un talento e anche se farà qualche partita in meno giocherà sempre a duemila all'ora. Tornerà utile». Si chiude con l'Empoli, avversario di domenica: «Hanno perso 3-0 col Cittadella ma è calcio d'agosto. Alla prima di campionato daranno battaglia».

Mario Frongia

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