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PARMA. Sono trascorsi 1176 giorni dall’ultimo match in serie A con la Sampdoria, in mezzo tre stagioni che dalla serie D l’hanno riportata in massima serie. Quella con l’Udinese era insomma una...

20 agosto 2018
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PARMA. Sono trascorsi 1176 giorni dall’ultimo match in serie A con la Sampdoria, in mezzo tre stagioni che dalla serie D l’hanno riportata in massima serie. Quella con l’Udinese era insomma una sfida storica per il Parma e le emozioni al Tardini non sono mancate. Niente vittoria, solo un pareggio per 2-2, tra l’altro meritato dall’Udinese, ma gli emiliani hanno dimostrato di poter dire la propria in questo torneo. Il rammarico comunque c’è per non essere stati capaci di conservare il doppio vantaggio conquistato dopo un’ora di gioco ma i friulani, poco incisivi nel primo tempo, hanno saputo reagire e alla fine il pareggio è il risultato più giusto. Il Parma comunque è in palla fin dal primo minuto. Nel finale di tempo il Parma affina gli automatismi. Prima è Grassi, su assist di Inglese, a girare di testa in porta con Scuffet ben piazzato, poi è Di Gaudio a servire in area Inglese e a confezionare l'assist del vantaggio emiliano. È il minuto 43. L’ex attaccante del Chievo riceve in area di rigore centralmente, prima controlla e poi di sinistro insacca nell'angolino alla sinistra di Scuffet. Impossibile arrivarci. La ripresa si apre con Machis che al quarto minuto mette alto sopra la traversa. Inizio di ripresa friulano ma è il Parma ad andare di nuovo in rete. Al 14’ Siligardi crossa al centro dalla sinistra, Scuffet riesce ad anticipare Inglese ma non trattiene e Barillà, più veloce di tutti, intercetta e mette in rete. Punizione pesante e immeritata per l’Udinese che subito accorcia. Lo fa grazie all’arbitro Calvarese che con il Var concede un calcio di rigore che De Paul al 20’ non sbaglia. Tre minuti dopo il pareggio che ha il sigillo di Fofana, bravo a mettere in rete su assist in area piccola di Samir imbeccato da De Paul. I padroni di casa sono in affanno, il ritmo cala e l’Udinese prova ad accelerare ma senza successo e così finisce 2-2 D’Aversa e Velalzquez, alla loro prima panchina in serie A, devono quindi rinviare l’appuntamento alla vittoria. Per loro un inizio con luci ed ombre e con i meccanismi da affinare.

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