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Fabio Aru è tornato sulla bici e sui social, da sabato è Vuelta

di Mario Carta
Fabio Aru è tornato sulla bici e sui social, da sabato è Vuelta

Il Cavaliere dei Quattro Mori rompe il silenzio mediatico. «Cari follower seguitemi, in Spagna ci proverò sino alla fine»

23 agosto 2018
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SASSARI. Fabio Aru è tornato. Dopo la crisi e il ritiro al Giro d’Italia del quale voleva essere protagonista, dopo le analisi (intolleranza al glutine e ai latticini), e i ragionamenti, dopo una preparazione non idonea il Cavaliere dei Quattro Mori ha detto stop. Si è fermato, si è cercato e si è ritrovato disputando sempre fra i primi 10 il Giro di Vallonia e quello di Polonia. E adesso è pronto, con la Vuelta che scatta sabato come primo obiettivo nel mirino, in attesa del mondiale e delle classiche italiane, a partire dal Lombardia: «Mi piace, voglio provarci».

Lo dice lui stesso di essere pronto, con un sorriso. E’ talmente pronto che è ritornato non solo sulla bici e sulle strade ma anche sui social, dai quali era scomparso il giorno stesso del ritiro dal Giro: «Carissimi followers sono tornato! Oggi parto per la Spagna e, da oggi fino alla fine della Vuelta, avrò il piacere di condividere con voi un breve pensiero quotidiano della “mia” Vuelta. Seguitemi sui miei social e sul mio sito per non perdervi ogni aggiornamento!», il messaggio dello scalatore di Villacidro.

Fabio Aru ha illustrato così le sue intenzioni alla Vuelta, sul sito ufficiale della Uae Team Emirates, dopo aver detto a chiare lettere: «Non intendo nascondermi, ci proverò». «Mi piace molto la Vuelta per tanti motivi: i percorsi, le salite e soprattutto i tifosi che mi hanno sempre dimostrato un grandissimo affetto. La affronterò con grande entusiasmo e voglia di fare bene, anche per ripagare l’affetto e il supporto mostratomi dalla squadra, dagli sponsor e dai tifosi». «Arrivo da una prima parte di stagione nella quale non ho ottenuto i risultati ai quali ambivo – ha proseguito Aru –, ma dalle sconfitte si possano apprendere importanti lezioni e tutto ciò mi dà una grande motivazione». «Sarà una Vuelta tatticamente aperta – la conclusione del capitano della Uae –, i nove arrivi in salita daranno spazio agli attacchi. Attenzione alle tappe brevi, potranno incidere molto sulla classifica generale. La concorrenza è ampia e di livello, basti pensare alla presenza di Lopez, dei fratelli Yates, di Uran e dei capitani della Movistar. Senza dimenticare il rientro alle gare di Nibali».



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