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Maran cambia il Cagliari, evviva la Croazia

Pisacane con Srna, il giocatore che vanta il maggior numero di presenze nella Croazia
Pisacane con Srna, il giocatore che vanta il maggior numero di presenze nella Croazia

Srna, Bradaric e Pajac pronti a dare il loro contributo nella sfida contro il Sassuolo

24 agosto 2018
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CAGLIARI. Darijo, Filip e Marko, casa Croazia ad Asseminello. Il capitano storico, il vice campione del mondo e il difensore in cerca di spazio: tre storie di ambizioni e passione. Al Cagliari un mix di certezze e speranze, al momento giusto. A partire da Darijo, leggenda dello Shatkhar Donetz e della nazionale vittoriosa ai mondiali di Russia 2018. Srna, 36 anni e tanta voglia di lasciare il segno nella serie A.

A parole e nei fatti, una scelta non casuale. Ultima partita in Champions contro il Napoli nel settembre del 2017, il terzino destro - ma per qualità tecniche, esperienza e duttilità, può giostrare anche da esterno e in mezzo - è pronto per il rientro dopo un anno di stop squalifica per un anno dovuto all'uso di steroidi. Acqua passata. Anche per Maran che si appresta a riavere in pista il difensore croato, libero da vincoli da oggi. Difficile dire se potrà essere una risorsa spendibile fin da domenica con il Sassuolo. Ma è molto meglio averlo, anche in panchina e pronto all'uso.

Darijo ha già fatto capire di che pasta è fatto. Nello spogliatoio è un leader silenzioso. D'altronde non realizzi il record di presenze nella nazionale croata (134 con 22 reti) e resisti per quindici anni - dicendo no alle avance di Barcellona e Inter tra il 2002 e il 2007 - nel club più blasonato d'Ucraina. Insomma, capitan Srna c'è. A Maran l'enigma della scelta. Fluidificante. Filip e Marko rappresentano due vicende quasi opposte. Quest'ultimo è nel giro Cagliari da due stagioni. Lo scorso anno è stato dirottato al Perugia in B, con Han e Colombatto. Attaccante per vocazione, classe '93, in Umbria è stato prima trasformato in estero del tridente per poi diventare terzino fluidificante.

Rientrato in rossoblù ha svolto un ritiro che per il tecnico è stato interessante. Rapido di gambe, buona reattività, Pajac doveva riandare in prestito ma è diventato rapidamente il vice Lykogiannis. Adesso, dopo la prestazione, collettiva e individuale, non soddisfacente mostrata a Empoli, si aprono spiragli di interesse. Nel caso, Marko c'è. Regista doc. Proviene dal Rijka, serie A croata, gioca da play di fronte alla difesa ha già totalizzato 5 gettoni nella nazionale vice campione del mondo.

Filip Bradaric, nei disegni societari è mister compasso delle geometrie desiderate da Maran. In mezzo al campo - luogo del pianto nello scorso campionato - Filip è il vice di Cigarini. Ma non è detto. Con la personalità mostrata e il peso crescente della pattuglia croata, le gerarchie potrebbero anche essere scalzate a breve. Maran e il suo staff monitorano il numero 6. Bradaric è ancora a corto di preparazione. Ma la corsa alla maglia da titolare è già iniziata. Il ruolo richiede temperamento. E se uno si presenta chiedendo e ottenendo la maglia che è stata di Diego Lopez, un po' di carattere deve averlo.

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