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L’australiano Dennis prima maglia rossa Aru e Nibali in difesa

L’australiano Dennis prima maglia rossa Aru e Nibali in difesa

Nella cronometro di Malaga il ciclista sardo perde 39” Oggi una tappa in linea (163 km) da Marbella a Caminito

26 agosto 2018
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ROMA. E' l'australiano Rohan Dennis il primo leader della Vuelta di Spagna. Il corridore della BMC, favoritissimo di giornata, si impone nel cronoprologo di otto km a Malaga, battendo per soli 6 secondi l'altro favorito Michael Kiatkowski, del team Sky. Tra gli uomini di classifica, il migliore è Yates, 24esimo a 29 secondi. Aru e Nibali molto staccati, rispettivamente a 39 e 40 secondi.

Inizia una Vuelta senza un chiaro favorito, con i principali protagonisti degli ultimi grandi giri (Froome, Thomas, Dumoulin) rimasti a casa. Il cronoprologo di Malaga non offre grandissime indicazioni per la classifica generale, considerata anche la poca lunghezza del percorso (poco meno di 9 km).

Si impone, come prevedibile, Rohan Dennis della BMC, da tutti indicato come favorito del giorno. Michael Kiatkowski, altro specialista, realizza una grande prova, ma fa peggio dell’australiano di 6 secondi, anche se dimostra di aver raggiunto già un buon gradi di forma.

I big della classifica partono decisamente in sordina. Il migliore è Yates, ma con una prova non certo indimenticabile: 24esimo posto, a 29 secondi. Zakarin e Quintana di secondi di ritardo ne accusano 30, ancora peggio vanno Fabio Aru e Vincenzo Nibali, alla ricerca della miglior condizione. 39 secondi di ritardo per il sardo, 40 per il siciliano, come per Pinot. Aru non è ancora al top della condizione fisica ma sta crescendo e vuole essere protagonista di una corsa che due anni fa llo ha visto trionfare con pieno merito. Il ciclista di Villacidro, che ah Giro d’Italia ha patito una serie di problemi fisici che lo hanno pesantemente penalizzato, ha saltato il Tour del France e ora spera di fare bene alla Vuelta, magari andando a caccia di un altro exploit.

Il peggiore di giornata tra i cosiddetti migliori è Porte, che finisce a 51 secondi. Domani seconda tappa, prima in linea. Subito una frazione insidiosa da Marbella a Caminito del Rey: 163 km con quattro Gpm, anche se con pendenze non particolarmente cattive



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