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L’Uri è più Atletico e travolge lo Stintino

L’Uri è più Atletico e travolge lo Stintino

Coppa Italia di Eccellenza. I giallorossi scatenati segnano sei reti e passano di prepotenza lo scoglio degli ottavi

10 settembre 2018
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SASSARI. Sul campo del quartiere sassarese di Carbonazzi black out di uno Stintino con troppo poco mordente contro un Atletico Uri rapido e pimpante in avanti, che vola nei quarti di finale della Coppa Italia di Eccellenza. Ad onor del vero il risultato è forse stato troppo severo e un po’ bugiardo per i biancocelesti padroni di casa, che avevano condotto un primo tempo tutto sommato equilibrato e spettacolare, caratterizzato da diverse azioni da gol per entrambe e rapidi capovolgimenti di fronte.

A parziale attenuante della compagine del Golfo dell’ Asinara parlano certamente le diverse assenze per infortuni, squalifiche o ritardi di preparazione, che si uniscono a un fisiologico scotto da pagare per il rodaggio di un gruppo che si presenta molto rinnovato e ancora tutto da amalgamare rispetto a quello della scorsa stagione.

Nella gara di sette giorni prima i ragazzi allenati da Fabio Levacovich avevano sfoderato una bella prestazione, mostrando di meritare forse qualcosa di più del risultato di 0-0 con il quale si era conclusa la gara. Ieri invece si è visto un passo indietro, che comunque non deve abbattere più di tanto il team stintinese, ma certamente essere da monito ed esperienza. L’ Atletico invece conferma di essere anche quest’anno nel podio delle più forti del campionato di Eccellenza e sarà sicuramente una compagine molto difficile per tutti da affrontare, visti l’affiatamento e la qualità della rosa a disposizione.

Non mancano certo gli episodi che hanno condito la cronaca del match. Il primo tempo si è chiuso con il vantaggio per 1-3 degli ospiti, bravissimi a capitalizzare tutte e tre le occasioni create. Prima con Matteo Tedde, bravo a sfruttare un contropiede (12’), poi con Sini sugli sviluppi di un calcio d’angolo al 29’, quindi con Cuccu ancora su una ripartenza al 32’. Proprio la terza rete dell’Uri provoca vibranti proteste da parte dei giocatori stintinesi che recriminano un possibile fuorigioco non segnalato dall’ arbitro Bogniolo.

Bella la rete di Mattia Spano per lo Stintino, al 35’, e potrebbe essere seguita dal bis solo due minuti dopo: Serra serve il centrocampista stintinese che batte a colpo sicuro, Sotgia respinge ma sulla ribattuta Spano manda a lato. Altre occasioni biancocelesti nei primi 45 minuti erano state sbagliate di poco da Serra, Coghene e dallo stesso Spano e avrebbero potuto dare un altro senso al match.

Nel secondo tempo ci si aspetta che i padroni di casa (per modo di dire, lo Stintino è ospite della struttura sassarese) alzino il ritmo, ma questo non succede. Così la ripresa si trascina sonnacchiosa senza grandi emozioni: lo Stintino non punge, l’Uri cerca di colpire in contropiede. Quindi il black out inspiegabile dei locali che subiscono 3 gol in 6 minuti e tutti sempre su azioni di contropiede: di nuovo con Matteo Tedde al 70’ e quindi con Cuccu al 72’ mentre chiude il conto Palitta al 76’.

Angelo Schiaffino

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