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«Niente azzurro? Ho il biancoblù»

dall’inviato
«Niente azzurro? Ho il biancoblù»

Polonara: “La mancata convocazione è uno stimolo, ma sono felice di essere qui”

10 settembre 2018
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OLBIA. Un polpaccio dolorante per una botta subita sabato, la seconda doppia-doppia stampata nello score nel giro di due giorni, tante giocate di alto livello. E se serve asciuga anche il campo, come fatto durante il terzo quarto. Achille Polonara sorride e punta il dito sulle statistiche: «Sì, però ho fatto 1/6 da 3 punti». Il giocatore marchigiano, alla sua seconda stagione a Sassari, è stato uno dei grandi protagonisti della due-giorni olbiese della Dinamo: 11 punti e 10 rimbalzi sabato col Darussafaka, 12+11 ieri sera contro l’Efes di Ataman.

«Il bilancio è molto positivo – dice il numero 33 del Banco –, sia noi giocatori che lo staff avrebbero messo la firma su due prestazioni come queste. Abbiamo battuto il Darussafaka in una partita vera, con assenze importanti spendendo tantissime energie. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, l’atteggiamento in difesa è stato ottimo ma dobbiamo essere consapevoli che c’è ancora tantissimo da lavorare».

A proposito, come va il polpaccio? «All’inizio ho fatto molta fatica, anche in riscaldamento avevo molto dolore. Ma ho stretto i denti, non potevo non giocare contro una squadra di Eurolega. Poi del dolore magari ne riparliamo domani quando mi sveglierò».

Una delle cose più interessanti viste sinora, è il fatto che tutti i giocatori della Dinamo, a rotazione, riescono ad accendersi e fare qualcosa di positivo per la squadra. «C’è spazio per tutti, sia per quanto riguarda minuti che responsabilità. Siamo una squadra lunga formata da giocatori in grado di prendersi responsabilità. Queste partite vanno considerate come allenamenti di altissimo livello, siamo contenti di quanto fatto».

In questi giorni Polonara sarebbe potuto essere fuori con la nazionale. Invece... «Invece a questo giro non sono stato convocato – dice l’ala biancoblù –. Va bene così, faccio un grande in bocca al lupo agli azzurri per queste due gare importanti. Quando la nazionale chiama io sono onorato di andarci, quindi spero in futuro di potermela meritare ancora. Sono uno che ha bisogno di stimoli e questo sicuramente lo è, ma sono contentissimo di essere qui a lavorare con la mia squadra». (a.si.)

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