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La serie B attende il verdetto, manovre sulla presidenza Figc

ROMA. Serie B a 19 o più squadre: oggi o domani il giorno del verdetto. Il Collegio di Garanzia si dovrà esprimere sui ricorsi delle pretendenti al ripescaggio, Ternana, Pro Vercelli, Siena, Catania...

11 settembre 2018
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ROMA. Serie B a 19 o più squadre: oggi o domani il giorno del verdetto. Il Collegio di Garanzia si dovrà esprimere sui ricorsi delle pretendenti al ripescaggio, Ternana, Pro Vercelli, Siena, Catania e Novara, divisi non soltanto sul discorso del reintegro in B ma anche sulla norma “anti-illeciti” superata dalla giustizia federale. Sarà solo un tassello della delicata partita politica verso il voto Figc, nella quale m si registra lo stop dei Dilettanti di Sibilia all'ipotesi Abodi per la presidenza.

Quanto al capitolo ripescaggi, i treni sono due: quello con Ternana, Pro Vercelli e Siena se la norma dovesse essere ripristinata dal Collegio presieduto da Franco Frattini, quello con Catania e Novara oltre al Siena se invece dovesse prevalere l'ultima interpretazione confermata dalla Corte d'appello federale. Una questione «delicata», come l'ha definita lo stesso presidente del Collegio, che in questo weekend - tra i suoi impegni diplomatici con l'Osce - si è trovato a riflettere con i membri divisi sul da farsi: ripristinare lo status quo con una B a 22 squadre, oppure scaricare il commissario straordinario, Roberto Fabbricini. E l'attesa dei club interessati è tanta.

Il Collegio si era riunito venerdì, la decisione era stata rinviata all'inizio settimana per la complessità della questione, e ora per la nuova riunione di oggi che dovrebbe essere decisiva si attende il rientro in Italia di Franco Frattini, impegnato in una missione Osce di due giorni in Moldova.

Il destino sportivo dei campionati si intreccia a doppio filo però con quello politico. Al centro del dibattito, sempre i poteri del commissario Fabbricini e una battaglia politica per la sua successione come futuro presidente della Federcalcio. Al momento ancora nell'ombra ma dai prossimi giorni destinata ad emergere alla luce del sole non appena le questioni dei ricorsi saranno alle spalle.

Sotto la supervisione attenta di Coni e Governo, resta al momento unito più che mai il blocco dei “ribelli” composto da Lega nazionale dilettanti, Lega pro, Aic e Aia. Escluso dai candidati Giancarlo Abete per raggiunti limiti di mandato, le componenti che rappresentano il 73% dei voti dovranno indicare un altro nome. Divisi, al momento, soltanto sulle ambizioni dei due pretendenti “storici”, Cosimo Sibilia e Gabriele Gravina.

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