La Nuova Sardegna

CAGLIARI. «Il primo tempo sarebbe potuto finire 2-0, in quei 25 minuti iniziali siamo stati davvero bravi». Lucas Castro apre col sorriso. E pensa ai compagni. Barella, innanzi tutto: «Nicolò con quel tiro che è finito sul palo meritava il gol. Forse, sul 2-0 avremmo chiuso la partita. Joao? Finalmente l'abbiamo ritrovato. Un giocatore importante per noi, molto importante. Può darci tantissimo, sono contento che abbia segnato». La mezzala ha ritrovato il passo giusto. Argentino da battaglia, utile in mezzo al campo, nelle accelerazioni, nei raddoppi. Castro spiega: «Certo, alla fine abbiamo sentito un po' di stanchezza ma è normale. Questa partita l'abbiamo preparata bene, siamo stati rapidi, ordinati e compatti. Poi, certo il Milan ha preso le misure». Pari in casa, sfumato al '98 su rigore-Var, col Sassuolo; splendido exploit a Bergamo con l'Atalanta, passo indietro alla prima di Empoli: «Quella è una gara da archiviare, non era il vero Cagliari. Un incidente di percorso già dimenticato. Adesso, stiamo trovando il passo giusto e non possiamo che crescere». Insomma, il Castro-pensiero sa di buono.

Il presidente. «Siamo felicissimi di avere inaugurato la “Curva Futura”. Questa sera per la prima volta in Italia è stato costruito un intero settore per i bambini» apre il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini. Dalla curva dedicata ai bimbi al campo. Con uno dei gioielli di famiglia: «Nicolò Barella è la nostra opera d'arte e non è sul mercato» taglia corto il patron. Che amplia l'analisi, e rimette in fila il percorso del gruppo guidato da Maran in queste prime 4 gare. «Con il Milan abbiamo fatto un grande primo tempo e mostrato la mentalità acquisita contro Sassuolo e Atalanta. Non è stato demerito del Milan ma merito nostro, questo risultato». Puntuale il commento su JP10. Il brasiliano dal primo minuto è stata la quasi sorpresa dell'undici d'avvio: «Sono felice della prestazione e del gol di Joao, che – ha concluso Giulini – insieme alla Scuola di Tifo è la grande notizia di della giornata».

Mario Frongia