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Esposito: «Stiamo lavorando bene»

dall’inviato
Esposito: «Stiamo lavorando bene»

Il coach: «Su mentalità e atteggiamento siamo avanti, il resto arriverà col tempo»

17 settembre 2018
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CAGLIARI. «L’atteggiamento e la mentalità fanno già parte del bagaglio di questo gruppo. Detto questo, siamo solo a metà settembre e dal punto di vista tecnico-tattico c’è ancora tanto da lavorare». Non si era esaltato per la spazzolata data sabato ai campioni d’Italia dell’Olimpia Milano, non si strappa i capelli dopo una bella vittoria sul Limoges. Coach Enzo Esposito tiene la barra dritta: «Sin dal primo giorno questo gruppo ha capito ciò che chiedevo – sottolinea l’allenatore della Dinamo –. Ho cercato di dare minuti a tutti e di risparmiare un po’ i giocatori ai quali sinora ho tirato un po’ il collo. C’è da essere contenti».

La Dinamo è stata ancora una volta brava a tenere sempre in mano la partita, anche quando l’attacco si è inceppato. «È già una squadra che anche quando non fa canestro ha un’idea ben precisa di cosa fare – spiega Esposito –, quindi se la palla non entra o non eseguiamo bene qualche attacco, comunque dietro si continua a difendere. Se poi riusciamo a giocare bene in attacco, riusciamo anche a prendere un buon margine di vantaggio, come successo anche sabato contro Milano».

A proposito dello spirito dei biancoblù, ieri si sono viste situazioni non esattamente abituali: per esempio Bamforth che in difesa forza i blocchi e si fa trovare pronto e reattivo sulle linee di passaggio avversarie; o Spissu che ingaggia un duello da centrometrista, spalla a spalla con un avversario, per arrivare per primo su una palla vagante. «Ho a disposizione un roster molto lungo, con tante soluzioni e alternative. Quindi – spiega il tecnico casertano – non posso garantire minutaggi particolarmente elevati a nessuno. Chiunque vada in campo sa che deve dare tutto quello che ha in ogni situazione, se uno pensa a gestirsi in panchina ha tutto il tempo che vuole per farlo. Chi va sul parquet deve dare il massimo, sono stato chiaro con tutti. Cosa succederà con il rientro di Smith e Pierre? Niente, dovremo inserirli e tutti giocheranno un po’ di meno. Spero di averli presto a disposizione». (a.si.)

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