Gatto: «Siamo delusi, dobbiamo subito rialzarci»
Pandolfi: «Sapevamo che loro sono molto forti, ci abbiamo provato ma gli errori pesano»
17 settembre 2018
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ARZACHENA. Nella sala stampa del Biagio Pirina si presentano due volti nuovi dell’Arzachena di quest’anno: il difensore Riccardo Pandolfi e l’attaccante Alessandro Gatto.
«Sicuramente – queste le parole di Alessandro Gatto – siamo delusi e amareggiati. Non volevamo iniziare così, l’avversario era molto forte ma paghiamo i nostri errori. Mi dispiace per l’infortunio tecnico del mio compagno di squadra, non è semplice recuperare quando parti in questo modo. Dobbiamo rialzarci, rimanere umili e lavorare. Per quanto riguarda, la mia prestazione stavo bene, ho provato a incidere e c’è stata anche tanta sfortuna su quella punizione finita contro il palo. Preferisco guardare alla prestazione collettiva e non a me, dobbiamo lavorare sapendo che da oggi si fa sul serio».
«Sapevamo benissimo – commenta Riccardo Pandolfi – che la Carrarese l’avrebbe messa sulla corsa, sulla quantità essendo squadra con valori tecnici e con grande fisicità. Ci abbiamo provato, purtroppo gli errori pesano, adesso dobbiamo pensare a riscattarci. Per quanto riguarda la mia posizione in campo, ho giocato con la difesa a tre, ma anche la difesa a quattro e a cinque, dove risulto l’ultimo. Non ho nessuna preferenza, ciò che conta è l’atteggiamento della squadra e le migliorie varie nei tanti aspetti che incidono in una partita».
«Per quanto riguarda la lunga attesa prima dell’inizio del campionato – prosegue Pandolfi – non ci ha disturbato, c’era molta voglia, abbiamo fatto tante amichevoli e quindi siamo arrivati a questo campionato nel modo più giusto».
Per quanto riguarda la Carrarese, in sala stampa si presenta Marco Marchionni, l’ex centrocampista della Juventus: ad Arzachena sostituiva l’allenatore Silvio Baldini in panchina, per via della squalifica dell’ex mister dell’Empoli. «Ci tenevamo a partire bene – è stato il commento di Marchionni – e penso che ci siamo riusciti conquistando i tre punti qui ad Arzachena. Abbiamo una squadra con tanti giocatori esperti, ma l’importante è avere un gruppo unito per tentare di ambire in alto, anche perché la concorrenza per il salto di categoria è molto vasta, con tante squadre che hanno le nostre stesse ambizioni». (red.sp.)
«Sicuramente – queste le parole di Alessandro Gatto – siamo delusi e amareggiati. Non volevamo iniziare così, l’avversario era molto forte ma paghiamo i nostri errori. Mi dispiace per l’infortunio tecnico del mio compagno di squadra, non è semplice recuperare quando parti in questo modo. Dobbiamo rialzarci, rimanere umili e lavorare. Per quanto riguarda, la mia prestazione stavo bene, ho provato a incidere e c’è stata anche tanta sfortuna su quella punizione finita contro il palo. Preferisco guardare alla prestazione collettiva e non a me, dobbiamo lavorare sapendo che da oggi si fa sul serio».
«Sapevamo benissimo – commenta Riccardo Pandolfi – che la Carrarese l’avrebbe messa sulla corsa, sulla quantità essendo squadra con valori tecnici e con grande fisicità. Ci abbiamo provato, purtroppo gli errori pesano, adesso dobbiamo pensare a riscattarci. Per quanto riguarda la mia posizione in campo, ho giocato con la difesa a tre, ma anche la difesa a quattro e a cinque, dove risulto l’ultimo. Non ho nessuna preferenza, ciò che conta è l’atteggiamento della squadra e le migliorie varie nei tanti aspetti che incidono in una partita».
«Per quanto riguarda la lunga attesa prima dell’inizio del campionato – prosegue Pandolfi – non ci ha disturbato, c’era molta voglia, abbiamo fatto tante amichevoli e quindi siamo arrivati a questo campionato nel modo più giusto».
Per quanto riguarda la Carrarese, in sala stampa si presenta Marco Marchionni, l’ex centrocampista della Juventus: ad Arzachena sostituiva l’allenatore Silvio Baldini in panchina, per via della squalifica dell’ex mister dell’Empoli. «Ci tenevamo a partire bene – è stato il commento di Marchionni – e penso che ci siamo riusciti conquistando i tre punti qui ad Arzachena. Abbiamo una squadra con tanti giocatori esperti, ma l’importante è avere un gruppo unito per tentare di ambire in alto, anche perché la concorrenza per il salto di categoria è molto vasta, con tante squadre che hanno le nostre stesse ambizioni». (red.sp.)
