La Nuova Sardegna

Sport

La matricola terribile Arbus piega l’Atletico Uri

Decisiva la rete realizzata dall’argentino Nunez quando mancavano pochi minuti al termine della gara

17 settembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ARBUS. Buona la prima dell’Arbus al rientro nel massimo campionato sardo dopo quattordici anni di assenza. La compagnie del presidente Pietro Pusceddu indossa subito i panni di matricola terribile e piega con un gol dell’argentino Nunez realizzato quando ai titoli di coda mancava pochissimo, l’Atletico Uri di mister Peppone Salaris. Il match molto equilibrato con una traversa per parte, un palo per l’Arbus e diverse palle gol premia la squadra che più ha creduto nell’impresa, l’Arbus sempre generoso, animato da un buon furore agonistico e con il pallino del gioco sempre in mano.

Seba Malandra che macina un numero esagerato di chilometri è il profeta del centrocampo granata, Stefano Mereu, classico centromediano metodista,quello degli ospiti. I primi brividi son per l’Arbus che rischia di capitolare al 4’ su un tiro dalla distanza di Matteo Tedde che scuote la traversa. Al 13’ replica dei granata con una velenosa punizione di Recano che fa fuori Sotgia ma non la traversa.

I primi 45’ vivono sulle iniziative dei soliti Malandra e Mereu, ben coadiuvati da Congiu e Paulis da una parte, Puddu dall’altra sempre e su alcune opportunità non concretizzate da Matteo Tedde e Atzeni.

Nella ripresa l’Arbus inizia con maggiore determinazione e sfiora al 9’ con Congiu. Il solito Tedde al 15’ batte a botta sicura, Toro miracolosamente salva. L’Arbus stringe i tempi ma non passa. Gli ospiti si inteneriscono e collaborano: Sini di testa effettua un retropassaggio verso Sotgia , Nunez intuisce, ruba palla e a porta vuota realizza il gol della meritata vittoria.

Gianni Vacca



In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative