La Nuova Sardegna

SASSARI. Prima giornata senza grandi colpi di scena nel campionato di serie D. Le candidate al salto di categoria sono partite sparate (4-1 dell’Avellino a Ladispoli, 5-1 del Cassino ad Anzio) mentre le squadre sarde sembrano già consapevoli di dover affrontare una stagione lunga e complicata. La Torres ha incassato lo schiaffo più doloroso perdendo in casa il derby con i Lanusei. I rossoblù avevano sognato un debutto diverso. C’era da festeggiare il ritorno nella quarta serie nazionale e al Vanni Sanna c’era il clima delle grandi occasioni (anche se con meno gente del previsto). E’ andata che peggio non poteva. La squadra è sembrata padrona del campo solo per una ventina di minuti. Poi è calata fisicamente e anche le idee si sono appannate. Il Lanusei si è difeso con ordine per tutto il primo tempo, rischiando di cadere solo in un paio di occasioni, poi è passato in apertura di ripresa. Il gol degli ogliastrini ha messo in evidenza tutti i limiti (attuali?) della squadra: un centrocampo inesperto e ancora poco rodato, una difesa vulnerabile se attaccata in velocità e qualche giocatore fuori ruolo. Demontis ha avuto modo di recuperare un pallone, attraversare tutto il campo con la squadra rossoblù imbambolata e tentare la conclusione. La palla è stata respinta ma Bernardotto ha avuto i riflessi più rapidi di tutti e ha battuto Kinalis con una conclusione precisa ma non imparabile. Detto degli errori è onesto riconoscere anche qualche merito alla squadra sassarese. La sorpresa più bella è il rumeno Illia Briukhov, un difensore che ha messo in mostra grandi qualità e tanta voglia di crescere. Sei più anche a Bilea e promosso il bomber Camilli, che tanto bomber non è ma sa battersi e ha fatto reparto da solo.

Del Lanusei c’è poco da dire. La squadra è molto compatta, ha alcuni giocatori che conoscono bene la categoria (Congiu e Ladu) e ha anche un bel gruppo di fuoriquota.

Conferme anche da Latte Dolce e Budoni. I biancolesti di Stefano Udassi hanno giocato una buona gara e si sono illusi, per oltre metà gara, di poter tornare a casa con i tre punti. Il Budoni ha avuto il merito di stringere i denti nel momento di difficoltà e di uscire alla distanza riacciuffando un pareggio che muove la classifica e fa anche morale. Non è andata bene invece al Castiadas che aveva forse il compito più difficile giocando in trasferta sul campo dell’Ostiamare. La squadra sarrabese ha incassato un gol in apertura ma non si è disunita. Anzi. I ragazzi di Paba hanno avuto più di una occasione per riagguantare gli avversari ma non solo stati aiutati dalla fortuna. Un peccato anche se il mister ha poco da rimproverare ai suoi ragazzi. Il secondo turno, domenica prossima, vedrà la Torres impegnata sul campo del Flaminia e il Budoni a Monterosi. Impegni casalinghi per il Latte Dolce contro la Lupa, per il Castiadas contro il Trastevere e per il Lanusei che ospiterà il Latina. (a.l.)