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Il Milan non si fida del Dudelange, la Lazio ospita l’Apollon

Il Milan non si fida del Dudelange, la Lazio ospita l’Apollon

MILANO. Da una parte i 7 volte campioni d'Europa, dall’altro una squadra per la prima volta qualificata ai gironi di una competizione Uefa: sulla carta c’è poca storia, ma Rino Gattuso sa che «i...

20 settembre 2018
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MILANO. Da una parte i 7 volte campioni d'Europa, dall’altro una squadra per la prima volta qualificata ai gironi di una competizione Uefa: sulla carta c’è poca storia, ma Rino Gattuso sa che «i miracoli sportivi esistono» e pretende che il suo Milan non sottovaluti il Dudelange.

L’Europa League dei rossoneri inizia alle 21 in uno stadio da poco più di 8mila posti, con una formazione rivoluzionata, senza titolari come Suso, Bonaventura e Rodriguez (a riposo), Musacchio che è alle prese con una botta e Cutrone che non ha smaltito il trauma distorsivo alla caviglia sinistra. Al centro dell'attacco ci sarà Higuain, in un inedito tridente con Borini e Castillejo, mentre il centrocampo sarà rivoluzionato con Bertolacci, Bakayoko e Mauri, e in difesa l'unico titolare sarà Romagnoli: al suo fianco esordirà in rossonero Caldara, con Abate e Laxalt sulle fasce. In porta debutterà Reina.

«L'anno scorso abbiamo toccato con mano che parecchi giocatori giocando tanto non hanno avuto modo di recuperare. Si vedrà spesso un pò di turnover. Spero ci dia benefici - ha spiegato Gattuso -. Higuain? È un grandissimo campione, vive per i gol: si è sbloccato e ora ha altri 90' per segnare ancora. Higuain è quello che tocca più palloni dopo Biglia. Quando verticalizziamo, tante volte non lo troviamo e da lì dobbiamo migliorare».

In campo anche la Lazio, che alle 18,55 ospita all’Olimpico l’Apollon Limassol. «Le gare in Europa sono tutte insidiose – ha detto Simone Inzaghi –. Sicuramente vogliamo far bene perché sappiamo che per noi è importante partire nel modo giusto, e che ho giocatori importanti. Per questa gara ci sarà qualche cambio, è importante che tutti trovino una buona condizione. Veniamo da buona vittoria a Empoli ma sappiamo che in Europa cambia tutto ed è un’altra musica».

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