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Un Busto per l’Olbia battuta la Pro Patria

Un Busto per l’Olbia battuta la Pro Patria

Galluresi subito in svantaggio, rimonta con Ceter e Ragatzu

24 settembre 2018
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Olbia2

Pro Patria1

OLBIA (4-3-1-2): Crosta 6.5; Pinna sv (2' pt Cotali 6), Vergara 6, Iotti 6, Pisano 6.5; Vallocchia 7, Muroni 6.5, Pennington 6.5; Biancu 6 (11' st Senesi 6); Ragatzu 7 (40' st Ogunseye sv), Ceter 7. All. Filippi 7.

PRO PATRIA (3-5-2): Mangano 6; Molnar 6, Battistini 6.5, Lombardoni 5.5; Mora 6, Colombo 6 (36' st Disabato sv), Pedone 6 (17' st Gazo 6), Bertoni 6, Galli 6 (28' st Sane sv); Santana 5.5 (17' st Le Noci 6), Mastroianni 6 (28' st Gucci 6). All. Javorcic 5.

ARBITRO: Garofalo di Torre del Greco 6.

RETI: 10' pt Battistini (P), 16' st Ceter (O), 31' st su rig. Ragatzu (O).

NOTE: ammoniti Colombo, Pennington, Mangano, Gazo. 900 spettatori circa. Angoli: 9-3 per l'Olbia. Recupero: 2' pt, 3' st.

OLBIA

Due vittorie su due. Il trionfo dell'Olbia sulla Pro Patria conferma l'avvio positivo dei bianchi in campionato. Altri tre punti, stavolta in rimonta – la soddisfazione è maggiore – e il debutto al “Nespoli” è da pieni voti. Il pubblico, c'è da dirlo, non era forse quello delle grandi occasioni, ma Filippi e i suoi non hanno comunque voluto sfigurare davanti ai propri sostenitori.

Canonico 4-3-1-2 per Michele Filippi. Nella formazione titolare, in difesa figurano Pinna sull'out di destra e Pisano a sinistra. Anche se, dopo due minuti, a causa di un violento contatto Pinna è costretto a lasciare il campo (frattura al naso). Entrerà Cotali, con il capitano di nuovo sulla sua fascia di competenza, quella destra. Dall'altra parte, Javorcic si schiera con un folto centrocampo a cinque e Mastroianni e Santana davanti.

La partita parte su ritmi elevati, e il primo vero assalto equivale al primo gol, che arriva per gli ospiti. Appena dieci giri d'orologio, palla in mezzo dalla destra e sotto porta si fa trovare pronto Battistini. Il suo tap-in vale il vantaggio dei bustocchi (0-1). Azione quasi fotocopia che si ripete tre minuti più tardi, il cross stavolta arriva dalla sinistra per Mastroianni, che la rete la gonfia, sì, ma è in fuorigioco. Niente da fare.

I padroni di casa provano a reagire, al 20’ Ragatzu viene imbeccato in area, lascia partire il diagonale sul secondo palo ma la palla finisce di poco fuori. La prima frazione di gioco termina col brivido, con Pedone che nel recupero riceve indisturbato, prova la rovesciata ma non trova la porta.

Nella ripresa la Pro Patria, fin qui attiva su più fronti e capace di creare molto gioco specie a centrocampo, è chiamata a respingere i colpi olbiesi. Ma allo scoccare dell'ora di gioco i padroni di casa, e con loro tutti i tifosi, possono esultare. Da una ripartenza, Ragatzu dalla destra ci prova e mette in mezzo un pallone troppo bello per essere sprecato: infatti Ceter svetta su tutti e di testa trova l'1-1. Nove minuti più tardi ancora l'Olbia si propone in avanti; sugli sviluppi di un corner, Pennington di testa fa la torre per Iotti che colpisce e si vede il pallone parato dall'estremo difensore avversario.

Finita qui? Niente affatto, i riflettori sono ancora sull'attaccante colombiano quando, sei minuti più tardi, si invola su un traversone partito dalle retrovie, supera in velocità due difensori, entra in area, Mangano è costretto ad atterrarlo e l'arbitro fischia il rigore. Sul dischetto va Ragatzu: palla a destra, portiere a sinistra, 2-1 e rimonta completata.

A fine partita Filippi sottolineerà più volte il lavoro dello staff per arrivare alla sfida pronti dopo il turno infrasettimanale. Eppure la Pro Patria, che ha avuto una settimana intera per prepararsi, nella seconda parte di gara si eclissa tanto sul piano del gioco quanto su quello fisico. Detto ciò, gli ultimi applausi se li prende comunque Crosta, che sventa all'84' un colpo di testa del neo entrato Gucci deviandolo sopra la traversa. Al termine dei novanta minuti, è festa per i bianchi, dopo due turni a punteggio pieno. Ancora la premiata ditta Ceter-Ragatzu protagonista, e nonostante il ritorno in campo di Ogunseye nei minuti finali, dopo 8 mesi di stop, diventa difficile rinunciare alla nuova coppia del gol.

Paolo Ardovino



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