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«Ho ritrovato una gran bella Dinamo»

di Andrea Sini
«Ho ritrovato una gran bella Dinamo»

Basket, l’ala canadese Dyshawn Pierre si è appena unita al gruppo biancoblù dopo gli impegni con la Nazionale

27 settembre 2018
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SASSARI. «Eccomi qua, scusate il ritardo». Non ha bisogno di giustificazioni, Dyshawn Pierre, che da un paio di giorni si è unito ai compagni di squadra della Dinamo. L’ala canadese, alla sua seconda stagione a Sassari, ha saltato tutta la preparazione estiva per gli impegni con la sua nazionale, capolista del gruppo F della zona americana nelle qualificazioni ai prossimi Mondiali. Ma ora è a completa disposizione di coach Enzo Esposito, che lo ha schierato per la prima volta domenica contro Pesaro alla Spezia.

La Toronto connection. Quando Esposito debuttava nella Nba con la maglia dei Toronto Raptors, a una ventina di chilometri di distanza dallo Skydome abitava un poppante di 2 anni. «So che il coach ha giocato nei Raptors – dice Pierre – ma appunto ero un neonato. Il mio primo impatto con lui? Positivo. Non mi ha fatto un discorso particolare, mi ha solo detto di impegnarmi per inserirmi nel gruppo il più in fretta possibile, visto che ho saltato praticamente tutto il precampionato e quasi tutte le amichevoli».

Un’estate canadese. Legatissimo alle sue radici, Pierre non si è concesso svaghi particolari. «Nel periodo in cui sono stato libero ho cercato di riposarmi e di rilassarmi dalle parti di casa mia, con i miei amici e la mia famiglia. Non ho mai smesso di allenarmi, e poi ho preso parte alle due finestre di qualificazione ai mondiali con la nazionale del Canada. In realtà c’erano i nostri nazionali della Nba, quindi nella prima finestra non ho giocato, mentre poi ho trovato un po’ di spazio nella trasferta in Cile. Ho anche fatto parte del Team Toronto che ad agosto ha sfidato l’università di Kentucky alle Bahamas. È stata un’estate piena, mi sono divertito e ora sono concentrato al massimo sulla Dinamo».

Back to Sassari. «Al rientro a Sassari dopo quasi quattro mesi ho trovato un gruppo pieno di giocatori di talento e quello che mi ha colpito da subito è stata la voglia dei ragazzi di lavorare insieme. Nello spogliatoio c’è davvero un ottimo ambiente».

Lo scorso anno la Dinamo è andata vicina a tutti gli obiettivi ma non ne ha ottenuto neppure uno. Con che tipo di mentalità si approccia al nuovo campionato la vecchia guardia biancoblù? «La stagione scorsa non è stata certamente molto fortunata per noi. Abbiamo voglia di fare meglio – conferma il giocatore formatosi all’università di Dayton in Ohio –, dobbiamo restare concentrati per fare le cose giuste, abbiamo bisogno di stare insieme e fare gruppo, in modo che ognuno possa contare su un aiuto dei compagni nei momenti di difficoltà. Ma mi pare di poter dire che questo tipo di mentalità faccia già parte di questa Dinamo».

Le prime impressioni. La Dinamo è reduce da un eccellente precampionato, con prestazioni sempre convincenti e una crescita costante che ha permesso, al di là delle tante vittorie di prestigio, di farsi una certa idea del valore del nuovo gruppo. «Il roster è certamente molto profondo e ben assortito. Sono contento di essere di nuovo qui e sono pronto a mettermi a disposizione del coach, qualsiasi cosa mi chieda di fare in campo. Come farà a inserirmi? Beh, le scelte spettano a lui e si muoverà in base alle sue idee e a ciò che potrà permetterci di ottenere i migliori risultati. Da questo punto di vista non sono affatto preoccupato. La stagione è lunga e ci sarà posto per tutti, l’unica cosa alla quale devo pensare è lavorare al massimo».

Pierre conosce già il livello del campionato italiano. Dove può arrivare il Banco? «La società ha lavorato molto bene, mi pare, ha scelto giocatori particolari con caratteristiche specifiche sulla base dell’idea di basket del coach. Ognuno conosce il proprio ruolo, questo è - come ho già detto - un gruppo con un alto tasso di talento. Dobbiamo pensare a vincere – chiude Dyshawn Pierre – e ad andare il più lontano possibile, sono davvero convinto che possiamo divertirci e fare divertire i nostri tifosi».

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